IL COMITATO ATTACCA IL SINDACO, L’OCCUPAZIONE NON SI FERMA

L’intervento del sindaco ha acceso gli animi del comitato che attraverso Elisabetta Bianchi, Mauro Tirabassi e Gaetano Pagone ha contestato l’invito del sindaco a cessare l’occupazione dell’aula consiliare, esprimendo anche perplessità sullo sciopero generale. “Andiamo avanti nell’occupazione dell’aula consiliare e nella mobilitazione permanente”, ha detto la Bianchi, “facendo sentire il fiato al collo agli amministratori regionali, ai componenti del comitato tecnico sanitario e dell’Agenas. Grazie all’esistenza e alle azioni del comitato sono stati sensibilizzati cittadini e istituzioni sulla difesa del punto nascite e della stessa sopravvivenza dell’ospedale”. L’ex assessore della Giunta Federico, Mauro Tirabassi, ha respinto l’invito del sindaco e ha sottolineato come Ranalli dovrebbe porsi a capo della mobilitazione di tutto il territorio. L’ex consigliere comunale Gaetano Pagone ha invitato i sindaci del territorio ad un gesto estremo, quello delle dimissioni di massa, in caso di soppressione del punto nascite. Il consigliere comunale Gianfranco Di Piero apprezzando l’azione del comitato ha esortato tutti ad essere uniti. La chiusura dell’assemblea è toccata a Luigi La Civita che ha dato appuntamento a martedì prossimo davanti alla sede della Regione, a Pescara, dove si riunirà il comitato tecnico sanitario per esaminare la situazione dei punti nascita da sopprimere alla luce del voto favorevole del Consiglio regionale sulle risoluzioni che chiedono la revoca o la revisione del decreto numero 10. “Dovremo far sentire il fiato sul collo ai membri del comitato”, ha detto La Civita, “affinché, da medici, tengano conto delle necessità di un territorio con particolari caratteristiche orografiche come il nostro e delle esigenze di sicurezza delle mamme e dei nascituri”.