LOTTA AL DOLORE, PREMIATO RICERCATORE SULMONESE VANNI CARUSO
E’ andato al sulmonese Vanni Caruso, borsista della Fondazione Isal e ricercatore al dipartimento di Neuroscienze dell’Uppsala University (Svezia), il premio nella categoria “biologi” del progetto YAP (Young Against Pain), tra i primi tre vincitori, tra trenta medici under 40, selezionati nelle tre categorie. Lo scopo dell’iniziativa, promossa dall’Università di Parma e da SIMPAR (Study in Multidisciplinary PAin Research), con il sostegno dell’azienda farmaceutica Grünenthal, è quello di sostenere 30 giovani ricercatori di base e medici specialisti italiani che si occupano della terapia del dolore. Il riconoscimento, come si legge sul sito della Fondazione Isal, è arrivato nell’ambito di una sessioni precongressuali Simpar, uno dei più grandi appuntamenti internazionali per la ricerca multidisciplinare nel campo del dolore acuto e cronico, evento ospitato a Roma dal 27 marzo, per il suo studio finalizzato ad analizzare in che modo un recettore specifico, localizzato a livello del midollo spinale, possa essere attivato e modulato nelle sindromi dolorose croniche. I tre vincitori, che hanno ricevuto l’iscrizione, viaggio e soggiorno per il prossimo congresso mondiale Efic (Vienna 2-5 settembre), avranno la possibilità sia di accedere a grant nazionali e internazionali, anche attraverso corsi specifici di metodologia di ricerca, sia di collaborare con centri di ricerca italiani e stranieri, oltre che l’opportunità di partecipare, nel 2016, al progetto di ricerca dell’Università di Parma. Un premio, dunque, molto importante, come ha commentato il ricercatore sulmonese, il quale non si ritiene un cosìdetto cervello in fuga, convinto che in Italia si faccia dell’ottima ricerca, ma che spesso ci si sottovaluta.