SPUNTA UN DOCUMENTO REGIONALE CHE “SALVA” IL PUNTO NASCITA DI SULMONA (VIDEO)

 

E’ spuntato un documento regionale che potrebbe ribaltare la vicenda del punto nascita di Sulmona destinato a chiudere. É quanto sostenuto oggi, in conferenza stampa, dai componenti del comitato civico, che da 19 giorni stanno protestando contro la soppressione del reparto Maternità, occupando l’aula consiliare di palazzo San Francesco. Si tratta della relazione tecnica datata 2012, relativa alla riorganizzazione dei punti nascita, stilata dalla Commissione tecnica regionale, nominata dall’allora Giunta Chiodi, che, tra gli attuali quattro reparti destinati alla soppressione, indicava una deroga alle direttive ministeriali solo per  quello Sulmona. Decisione motivata dalle particolari condizioni orografiche del centro Abruzzo, soprattutto per Valle Peligna e Alto Sangro, che superano le distanze stabilite dal piano di emergenza sanitaria. “La scelta di mantenere attivo il punto nascita di Sulmona” si legge nel documento del 2012 “è legata oltre che a fattori strettamente orografici del territorio anche alla necessità di garantire adeguati tempi di percorrenza, infatti il tempo medio di percorrenza tra Sulmona e i presidi ospedalieri più vicini (Chieti e Avezzano) è prossimo ai 50 minuti; il tempo medio di percorrenza tra il territorio di Caste dl Sangro e i presidi più vicini (Chieti, Avezzano e Vasto) è prossimo a un’ora e tenta minuti”.  Nello stesso documento veniva sottolineato come la proposta formulata fosse coerente con gli standard di parti individuati con l’accordo Stato- Regione del 16 dicembre 2010. Il comitato oggi, mettendo a confronto il documento del 2012 con la relazione successiva datata 2014, elaborata dalla nuova Commissione (con gli stessi componenti della precedente che era durata due anni), nominata dalla Giunta D’Alfonso (per scadenza) il 30 ottobre 2014, ha notato un’anomalia: la soppressione solamente del punto nascita di Sulmona.  “Nella tabella riepilogativa che indica la rete dei punti nascita da mantenere, sulla nuova relazione che è identica alla precedente e basata sugli stessi parametri, viene cancellata solamente Sulmona, in maniera grossolana. Infatti il rigo, dov’era indicata Sulmona, rimane stranamente vuoto” ha affermato Luigi La Civita, il quale, insieme ad Elisabetta Bianchi, ha, inoltre, evidenziato che “entrambe le commissioni erano presiedute dal subcommissario  regionale alla sanità Giuseppe Zuccatelli”.  La Civita, dunque, sostiene adesso che la questione della chiusura del punto nascita sia esclusivamente politica. “Abbiamo smascherato” afferma ” chi sostiene, come il presidente Luciano D’Alfonso e l’assessore Silvio Paolucci, che la decisione sia meramente tecnica. Invece, appare chiaro che è politica e questo ci da maggiore forza per proseguire la nostra battaglia perché la partita non è affatto chiusa”.  Tutta la documentazione è stata allegata ad una lettera che il comitato civico ha inviato all’Agenas e al presidente della Repubblica.  Sono convinti i componenti del comitato che adesso, di fronte a questo presupposto, sia necessario fare fronte comune. Chiamano a raccolta sia  la Giunta comunale convocandola per venerdì 17 alle 18 in un’assemblea aperta, sia l’intero territorio in un comizio fissato per sabato 18 aprile alle 19 in piazza XX Settembre. Una situazione questa che, però, non é stata messa in evidenza, nell’ultimo consiglio regionale, dal centrodestra, avendo seguito da vicino, tutta la vicenda dei tagli dei punti nascita, che inizialmente erano otto.

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DOCUMENTO 2014

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DOCUMENTO 2012

DOCUMENTO2

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