PUNTO NASCITA,COMITATO:TUTTA COLPA DEL SINDACO E PD,SOSTEGNO AI CONSIGLIERI RIBELLI

Se la prendono con il sindaco e il Pd sulmonese ed esprimono sostegno ai quattro consiglieri “disobbedienti”, che in Consiglio regionale hanno votato a favore della risoluzione presentata dall’opposizione (clicca), i componenti del comitato civico, che da diciassette giorni sta occupando palazzo San Francesco contro la chiusura del punto nascita di Sulmona. Presidio che prosegue con l’aggiunta anche degli esponenti dei Cinque Stelle locali. Mauro Tirabassi, Luigi La Civita, Alessandro Lucci, Alberto Di Giandomenico e Daniela Frittella, in una lunga nota, plaudono i quattro consiglieri regionali di centrosinistra, Pietrucci (PD), Gerosolimo e Olivieri (Abruzzo Civico) e Monticelli (PD), per quel <coraggio politico>, esortandoli <a continuare in maniera forte, chiara ed incisiva la battaglia di avversione alla politica dell’imposizione che D’Alfonso sta mettendo in atto a scapito dei territori e delle popolazioni senza alcuna fase  di concertazione>. Invitano, inoltre, il Consigliere regionale sulmonese Andrea Gerosolimo, <qualora D’Alfonso non dovesse recedere dalle sue posizioni,  a prenderne distanza e ad uscire dalla maggioranza di centrosinistra che oggi continua a nascondersi sulla questione punto nascita dietro ai numeri e ai paraventi del commissariamento della sanità>. Dopo aver sottolineato che <con forza pretendiamo> la deroga, passano ad accusare sindaco e Pd, assenti e silenziosi nell‘incontro- blitz che sabato hanno tenuto con il presidente D’Alfonso nell’aula consiliare, tenendo innanzitutto a sottolineare l’assenza di aggressioni e violenze <è stata soltanto una sana, forte  e pacifica contestazione della città e del suo comprensorio scatenata dall’incapacità del Presidente D’Alfonso di dare le risposte concrete che tutti si attendevano> (clicca).

LE ACCUSE AL SINDACO 

Accusando il sindaco per la sua assenza nell’assemblea-blitz di D’Alfonso e per non aver mai partecipato all’occupazione, lo definiscono  “incapace”  perchè “sbaglia modi e tempi di intervento e comunque si dimostra incapace di fare un straccio di strategia”. “Definire una “pulcinellata” la venuta a Sulmona di D’Alfonso ci sembra veramente fuori luogo” continua il Comitato   <oggi  a questo punto ci chiediamo se le responsabilità della chiusura del Punto Nascita sono da imputare al  Sindaco Giuseppe Ranalli e il Partito Democratico sulmonese che fino ad ora non hanno saputo e voluto incidere nei tempi dovuti in alcun modo sulla vicenda facendo emergere a tratti sia il loro scarso peso politico sia i confliggenti interessi di parte rispetto alla volontà popolare>.  Dichiarazione che, in qualche modo, striderebbe con quanto affermato da sempre dal comitato: l’ essersi scrollato di dosso casacche politiche e di lottare tutti uniti (come è stato all’Aquila in occasione della manifestazione –clicca).  Non risparmiano critiche al consigliere Di Masci e alla Vicesindaco per il silenzio mantenuto durante la presenza di D’Alfonso. Affondo ancora contro Ranalli, sostenendo che divaga senza prendere posizioni, che “ fa finta di cadere dalle nuvole quando gli eventi non depongono a favore delle sterili logiche del suo partito” e che “dice il falso quando afferma che in Comune non sapevano nulla dell’arrivo di D’Alfonso in città”, citando “una mail inviata a tutti i consiglieri comunali contenente la richiesta di incontro costruttivo inoltrata dal Presidio Civico al Commissario ad Acta”.

LA PROPOSTA

Chiede, infine, il Comitato  un incontro pubblico nell’aula consiliare incentrato su cosa vuol fare l’amministrazione per salvare il punto nascita, dato che il sindaco, chiosa il comitato, “non rende conto dell’attività istituzionale messa in atto al di fuori della Delibera consiliare di L’Aquila del 9 aprile e di una relazione deposita al comitato tecnico preposto alla valutazione dei Punti Nascita”.