D’ALFONSO SOTTO ASSEDIO NELL’AULA CONSILIARE MESSO IN FUGA DAI MANIFESTANTI (VIDEO)
Tre, quattro cinque minuti di rivolta. Sotto assedio il governatore regionale e commissario ad acta Luciano D’Alfonso nell’aula consiliare di Sulmona, dov’era intervenuto, accettando l’invito dei manifestanti stessi, in un’ assemblea pacifica con il comitato civico che da quindici giorni sta occupando palazzo San Francesco contro la chiusura del punto nascita. Una rivolta di quelle che a Sulmona, per spirito, subito fanno pensare allo storico jamm’mo. Il suo intervento (clicca) non è andato proprio giù alla folla di cittadini che si è trattenuta civilmente fino alla conclusione dell’assemblea, per poi esplodere. Polizia e carabinieri hanno scortato il presidente assediato dalla gente che continuava a gridare tutta la rabbia a fargli domande, urlando che il punto nascita non va chiuso. Quel suo aver lasciato intendere, senza dirlo esplicitamente, che il reparto maternità verrà soppresso, ha scatenato le ire dei sulmonesi e degli abitanti di diversi paesi del territorio presenti, in un crescendo di malcontento sfogato in una quasi rivolta. I manifestanti hanno trattenuto il presidente nell’aula, senza farlo passare velocemente. Scortato dalla polizia, ha tentato di uscire da un’altra porta. Ma niente da fare: la folla lo ha braccato ancora. Altri due, tre minuti di domande e risposte. Il malcontento saliva, come le grida delle persone che rimbombavano nell’atrio del Municipio. “Ci sentiamo presi in giro” continuavano ad urlare le persone. Mentre il governatore, mantenendo sempre la calma, continuava a ribadire che convocherà la giunta regionale tematica a Sulmona insieme alla Giunta comunale entro dieci giorni, la polizia tentava di frenare la massa che spingeva per non farlo uscire. A fatica, il presidente è riuscito a lasciare palazzo San Francesco dall’ingresso principale, con l’aiuto delle forze dell’ordine che lo hanno infilato nell’auto. Mentre l’auto blu tentava di fuggire dal vicolo di via Mazara è stata inseguita dalla gente che continuava a urlargli contro tutta la rabbia.
“Eravamo fiduciosi che ci fosse un’apertura in maniera concreta da parte del presidente” ha commentato Luigi La Civita “invece si è barricato dietro la figura del vice commissario dicendo che non si può applicare la deroga a Sulmona rimandando a una giunta tematica che non si sa quale possa essere. Non è vero che non si può lasciare aperto il punto nascita prima dell’uscita del commissariamento. ci dispiace che si sono scaldati gli animi, ma non è gestibile che il presidente viene qui e non ci dice nulla di concreto”
Il presidente D’Alfonso era arrivato a Sulmona intorno alle 17 per partecipare a un convegno sulla statua di Ovidio nell’Hotel Meeting Santacroce, organizzato dall’associazione Ares. Appena arrivato è stato subito bloccato dai manifestanti che lo hanno invitato a un confronto nell’aula consiliare. (clicca) Dopo l’ intervento nella conferenza, ha mantenuto la promessa recandosi a palazzo San Francesco. In tutta fretta, le persone sono corse in auto, raggiungendo via Mazara, nel centro storico della città. In men che non si dica la sala consiliare si è riempita di cittadini, ex consiglieri comunali ed ex assessori e amministratori dei diversi paesi del territorio. Il governatore ha ascoltato alcuni interventi ed è poi passato al suo discorso, annunciando che indietro non si torna e che sarà convocata entro dieci giorni la Giunta regionale a Sulmona per concordare un piano di investimenti e valorizzazione insieme alla Giunta locale. (clicca)
davanti l’hotel