PASQUETTA TRA I LUOGHI DELLA STORIA, BUONA LA PRIMA

Buona la prima. E’ riuscita la Pasquetta tra i luoghi della storia organizzata 

da diverse associazioni sulmonesi, che hanno fatto rete al fine di valorizzare il territorio, il patrimonio storico premendo sullo sviluppo turistico: Archeoclub, Bicincontriamoci, FabbricaCultura e Una Fondazione per il Morrone. Tantissimi i visitatori e cittadini che hanno partecipato, a spasso tra storia e cultura, nonostante il clima poco favorevole,  seguendo il percorso nell’Eremo di Sant’Onofrio, nel sito archeologico del Tempio di Ercole Curino, nel campo di prigionia di Fonte d’Amore e nell’abbazia Celestiniana,in cui sono state centinaia le persone  che si sono soffermate anche ad osservare la mostra sulla Prima Guerra mondiale. A fare da ciceroni nei luoghi della storia ai piedi del Morrone sono stati i padroni di casa: il vescovo nell’eremo caro a Celestino V, i funzionari del MIBACT Rosanna Tuteri, Diego Bucci e Annarita Glisenti hanno guidato i visitatori nel sito archeologico, nell’abbazia celestiniana e nell’ex Campo di prigionia, “che abbiamo potuto mostrare anche al rappresentante abruzzese nella Commissione Difesa della Camera, Gianluca Fusilli.” come hanno spiegato gli organizzatori. “Molto importante è stato constatare la soddisfazione dei turisti, che hanno apprezzato l’idea del “cammino nella storia”, da fare tutto insieme, per esaltare il valore dello “spirito del Morrone” in un excursus senza soluzione di continuità, che si snoda –in poco spazio- attraverso 2000 anni di storia.” Esperienza che sará, dunque, ripetuta, annunciano i promotori, forti del successo, raggiunto in collaborazione con il Comune, che ha messo a disposizione un bus-navetta, e con l’ufficio Turistico, che ha raccolto le prenotazioni. “La sinergia tra tutti i soggetti interessati è stato l’elemento vincente, che ha portato anche –cosa importantissima- ad una piena sostenibilità finanziaria dell’evento: le quote di partecipazione di tre euro  hanno infatti coperto interamente i costi organizzativi, senza necessità di attingere a risorse liquide dalla finanza pubblica.”