D’ALFONSO E PAOLUCCI SU VOLANTINI IN VETRINA, OFFESA O LECITA PROTESTA?
Rischiano guai con la giustizia gli autori della singolare protesta con volantini affissi sulle vetrine dei negozi e nel Municipio, in cui sotto la scritta “io non posso entrare” campeggiano le foto del governatore regionale Luciano D’Alfonso e dell’assessore alla sanità, Silvio Paolucci, ritenuti i responsabili della chiusura del punto nascita di Sulmona. Un’offesa o lecita protesta? Una forma di dissenso che in città ha sollevato pareri discordanti, riempiendo anche pagine virtuali dei social network, tra chi lo considera un gesto offensivo ed esagerato e chi, invece, plaude e tollera, sulla scia della convinzione di aver votato politici che avevano promesso di risolvere i problemi di questo territorio. La polizia, intanto, dopo aver scattato foto e acquisito materiale, avrebbe avviato verifiche al fine di individuare gli autori di quello che potrebbe essere ritenuto offensivo della dignità di due politici regionali. Un’iniziativa che, secondo il sindaco Peppino Ranalli, andrebbe a scadere in gesti estremi lontani dalla sua idea di manifestazione, tanto da non essere tollerati “Non era questo che mi aspettavo dai miei concittadini” afferma Ranalli “respingiamo con forza simili iniziative come quella di dare fuoco ad atti ufficiali del pubblica amministrazione. Gesti che non possono essere tollerati”. Inglobando nel malcontento anche l’aver bruciato copie del decreto 10 durante la “pasquetta in Comune”, azione bollata dall’ex consigliere comunale Antonio Iannamorelli come “atto nazista”, scatenando polemiche. Anche in questo caso: città divisa. Segno di animi tesi in un territorio che, di fronte a tante chiusure e spoliazioni, comincia ad avere un livello di sopportazione che rasenta lo zero.