PROTESTA CORO TRINITARIO, LE PRECISAZIONI DEI CANTORI

A poche ore dalla processione del Cristo Morto che si terrà questa sera nel centro storico di Sulmona (clicca), i cantori trinitari, in merito ai malcontenti sollevati a causa delle richieste sulla modifica del percorso, che la maggioranza di loro aveva inserito in una petizione (non firmata da tutti)  rivolta ai vertici dell’Arciconfraternita, tengono a precisare, in una nota, che, “nessuno del coro ha mai rivolto accuse al vescovo”, il quale “non è stato coinvolto in alcun modo”.  Riguardo le forme di protesta che, a modo loro, attueranno per far sentire il proprio dissenso per le loro richieste ignorate sul percorso , i coristi precisano che “nessuno ha mai minacciato forme di protesta per la mancata sosta dietro la chiesa della Tomba”, ribadendo quanto Reteabruzzo aveva scritto (clicca) “E’ stata indirizzata esclusivamente una petizione, a firma di moltissimi componenti del coro stesso, al Direttivo dell’Arciconfraternita della SS Trinità, contenente alcune proposte tese al miglioramento della processione, prima fra tutte il ripristino del secolare percorso della medesima considerando che la discutibile decisione di cambiarlo ha portato nel corso degli anni a un progressivo abbandono dei fedeli in uno dei tratti più suggestivi”. Aggiungono, inoltre, che “nessuno vuole il ripristino della sosta e del bivacco”  e annunciano che parteciperanno “come sempre con devozione e abnegazione alla processione, accompagnandola con il canto ed evitando che qualsiasi forma di partecipazione venga strumentalizzata in maniera arbitraria e per fini che non corrispondono alla volontà dei cantori”. Svelato, dunque,