SIMONE ARDINI NUOVO PRESIDENTE CONFESERCENTI GIOVANI PROVINCIA DELL’AQUILA

Rinnovo al vertice della Confesercenti Giovani della Provincia dell’Aquila. Simone Ardini è stato scelto come presidente che guiderà la Giunta composta da Mikael D’Alessandro e Luisa Leonarduzzi (eletti vicepresidenti), Giuliana Di Croce e Chiara De Angelis. Le elezioni si sono svolte nell’assemblea straordinaria di lunedi 30 marzo nella sede   dell’Officina dei Sapori di Sulmona (la Scuola del Sistema Confesercenti). I numerosi giovani imprenditori presenti hanno sviluppato un vivace dibattito sulle problematiche che caratterizzano l’ambito operativo nelle quali le PMI sono costrette ad operare oggi, in un contesto che penalizza soprattutto le nuove generazioni, scoraggiandoli.  È stato ribadito il concetto che “i giovani sono il presente e il futuro della società”. Quelli talentuosi rappresentano la garanzia di sopravvivenza e sviluppo del territorio. Per questo la Confesercenti Provinciale ha ritenuto opportuno procedere al rinnovo totale della dirigenza, affinché si dia voce alle esigenze delle giovani imprese.  Alla riunione, in cui hanno partecipato Pietro Leonarduzzi, Vice Presidente della Confesercenti Provincia dell’Aquila, e Angelo Pellegrino, Direttore dell’Officina dei Sapori,  si sono succeduti interventi tesi a sensibilizzare la Regione Abruzzo, affinché si doti di strumenti capaci di incidere concretamente nelle attività produttive, soprattutto delle zone interne. Le proposte dei Giovani Imprenditori di Confesercenti: riguardano le  “Azione di fiducia” da parte dei Governi nazionale e regionale ed una effettiva tangibilità delle stesse; Governi debbono dotarsi di una maggiore diffusione delle opportunità governative, qualora ce ne fossero, tramite i nuovi canali di comunicazione quali i social network (Facebook, Twitter, Google +, blog, etc., etc.), in quanto oggi e più facile che dei giovani si connettano ad internet per ricevere le informazioni; È necessario dare reali opportunità alle imprese sul credito, di andare aldilà dei parametri che oggi l’Europa ci impone come Rating o finanziare un’azienda per almeno il primo triennio di attività, questo vuol dire precludere le nuove attività commerciali o le tante idee non finanziate; Occorre un “alleggerimento” della pressione fiscale: una giovane impresa oggi non riesce ad entrare in un mercato così difficile ed in crisi economica se al momento che parte, già dal primo anno si ritrova una pressione fiscale che oscilla fra il 49-58%. In merito si richiede un primo triennio per le aziende start up con tassa fissa progressiva e dopo il 3° anno, passare l’azienda ai regimi fiscali attuali; È strategico supportare le regioni nella scarsa ed insufficiente azione di approvvigionamento di fondi della CEE;Promuovere un fattivo coinvolgimento di scuole ed università nel mondo delle aziende e del lavoro;Promuovere e tutelare il passaggio generazionale delle imprese dei mestieri che rappresentano lo specchio della nostra civiltà, della nostra esperienza, della nostra cultura agevolandone sistemi politici e creditizi; Migliorare l’approccio di Equitalia nei confronti delle PMI, migliorando il metodo, applicando tassi agevolati, proponendo dilazioni che consentirebbero alla stessa un maggior proficuo essendo ovvio che ricevere un pagamento, anche fortemente dilazionato è sempre meglio che trovarsi di fronte a scelte fallimentari e a gesti estremi da parte dei debitori.