SI PROTESTA ANCHE CON IL “MISERERE”

Protesteranno. A modo loro, non in maniera eclatante, ma attueranno una forma di protesta i cantori trinitari del Venerdi Santo, per far sentire il proprio dissenso nei confronti del vescovo e dei vertici dell’Arciconfraternita della SS Trinità. La decisione che ha messo d’accordo la maggioranza dei cantori, questa sera al termine delle prove generali del passo e del Miserere, che si sono svolte nel palazzetto dello sport, sarebbe di non cantare nel tratto del percorso della processione che va da piazza Minzoni alla parte retrostante la chiesa di Santa Maria della Tomba, passando per la zona sud di Corso Ovidio. Itinerario, in sostanza, che era nel focus delle richieste dei cantori, i quali, con una petizione (firmata non da tutti), chiedevano il ripristino del tradizionale percorso modificato qualche anno fa dal vescovo. (clicca). I vertici del sodalizio, poi, risposero con comunicato stampa, per annunciare che l’itinerario non. sarebbe cambiato (clicca), ribadendo , successivamente, le stesse puntualizzazioni ( circa l’assenza di scontri tra il coro e i trinitari) durante la cerimonia nella cattedrale domenica scorsa. Parole e atteggiamenti che, però, non sono andati giù ai cantori, i quali si sarebbero sentiti degli “ospiti”, vedendo, inoltre, le loro richieste ignorate. Ancora non è del tutto svelato come si comporteranno domani sera i cento elementi del coro, in quel punto di Corso Ovidio dov’è solitamente più scarsa la presenza dei fedeli ad assistere: se lasceranno che la banda suoni da sola, senza che loro cantino, oppure che silenzio accompagni il mesto corteo, mettendo tutti d’accordo.