ADDIO DI MASTRANGIOLI AL PD, MAZZETTI “COMPORTAMENTO FUORI DA OGNI LOGICA POLITICA”

 

I vertici del Pd provinciale criticano le modalità con cui Enio Mastrangioli, ex capogruppo del partito in Provincia, ha dato l’addio riconsegnando la tessera. Averlo comunicato attraverso i giornali e non seguendo il tradizionale iter ha sollevato malumori nel partito provinciale. Il segretario provinciale del Partito democratico dell’Aquila, Mario Mazzetti, dopo aver appreso, appunto dalla stampa, la decisione del consigliere provinciale di uscire dal Partito, esprime, in una nota “forti perplessita’ rispetto alle modalita’ utilizzate ed alle motivazioni politiche addotte dal consigliere. Tali scelte – spiega – non appaiono infatti rispettose del percorso condiviso che il nostro Partito mette in campo ogni volta, unitamente a coordinatori di Circolo, a aindaci e al gruppo dirigente in tutte le scelte politiche, qualunque esse siano, con spazi di confronto e apertura che consentono di esprimere qualsivoglia posizione. Dalle proposte discusse, il Partito, democraticamente traccia infine il percorso da intraprendere. Il comportamento di Mastrangioli in un momento in cui tutti dovremmo essere investiti dalla responsabilita’ di rappresentare le Istituzioni specialmente per la zona di Sulmona e l’intera Valle Peligna e’ fuori da ogni logica politica che disconosce il suo ottimo lavoro e quello degli altri consiglieri che in questi 5 anni di rappresentanza alla Provincia hanno svolto. Ci amareggia – prosegue il segretario Pd – che il consigliere abbia scelto di affidare alla stampa la notizia delle sue dimissioni dal momento che gli organi competenti non ne sono stati minimamente informati. Non lo e’ stato neanche il suo gruppo consiliare, che egli in qualita’ di capogruppo aveva il dovere di riunire al fine di comunicare l’intendimento che andava maturando, se non altro per garbo istituzionale. Siamo ovviamente dispiaciuti di tale scelta soprattutto perche’ – commenta infine Mazzetti – il nostro partito e’ una comunita’ di persone che si riconosce in regole precise e condivise e non e’ assolutamente tollerabile chi, per discutibili personalismi , fa mancare il proprio contributo alla Comunita’ politica nella quale e’ stato parte attiva e dalla quale ha ricevuto sempre sostegno”.