PUNTO NASCITA, RANALLI: “CHIUSURA SIMBOLO DI ANNIENTAMENTO DEL CENTRO ABRUZZO”

“Vi chiedo di decidere non sulla logica dei numeri ma su un reale riequilibrio territoriale”. Il sindaco di Sulmona, Giuseppe Ranalli, in una lettera aperta al presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, al presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio e all’assessore alla Sanità, Silvio Paolucci, ha chiesto ancora una volta di salvare il punto nascita dell’ospedale peligno. “La soppressione del punto nascita sarebbe deleteria per un territorio già colpito da continue, profonde e devastanti spoliazioni – ha scritto Ranalli – costringendo sempre più giovani ad abbandonare la Valle Peligna e l’Alto Sangro, per trasferirsi in altre città d’Abruzzo, nel resto d’Italia o addirittura all’estero”. Secondo il sindaco di Sulmona la chiusura del punto nascita sarebbe “simbolo del definitivo annientamento” di una vasta area geografica, situata tra tre province. Chiudere questo presidio sanitario sarebbe l’ennesimo atto di depauperamento dell’intero Centro Abruzzo. Ranalli ha anche ricordato che il suo programma di mandato, sul quale ha ottenuto il consenso degli elettori, punta ad una politica di residenzialità, per favorire il rilancio del capoluogo peligno e del territorio, mettendo in campo strategie, azioni ed interventi, finalizzati proprio a contrastare lo spopolamento. Per queste ragioni, già illustrate insieme agli altri sindaci del Centro Abruzzo, Ranalli ha chiesto agli amministratori regionali di prestare ascolto ed attenzione alle richieste e proposte del territorio, scongiurando una condanna a morte che sembra incombere ormai sul destino di tutto un territorio.