PUNTO NASCITA, FAGAGNINI: “C’ENTRA ECCOME LA POLITICA”

“L’intervista del 26 marzo concessa dal subcommissario alla sanità regionale Zuccatelli contiene note tecniche certamente condivisibili, tuttavia esse hanno un grave difetto, quello di essere appunto solo ed esclusivamente tecniche. Esse devono essere intese solamente come una delle soluzioni possibili, non come l’unica soluzione. Invece il subcommissario le “sposa” come l’unica verità e talmente ci crede che addirittura va incontro al “delirio” di onnipotenza quando afferma «Il tema è solo tecnico, trasformarlo in politica è una cosa inaccettabile. È una scelta fatta dai migliori tecnici, la decisione politica, il decreto di chiusura dei punti nascita firmata dal commissario, è l’atto finale».  Queste affermazioni deliranti sono assolutamente inaccettabili e vanno respinte con estrema decisione. Sono stati invertiti i ruoli !!  Chiediamo al Presidente D’Alfonso e all’assessore Paolucci se condividono queste gravi affermazioni e, in tal caso, se hanno delegato ai tecnici la gestione della sanità in Abruzzo e dunque se, come fa capire il subcommissario, accettano di essere al servizio del tecnico Zuccatelli, e di applicare le sue scelte, invece del contrario !!  Sarebbe pazzesco!!  Dobbiamo aver paura dei “migliori tecnici”!! Noi riteniamo invece che la politica, che oltretutto, invece dei tecnici, ha veramente una visione globale della società in tutte le sue varie complessità, debba assumersi in pieno le sue responsabilità di fare le scelte che ritiene più opportune, diverse a seconda delle forze politiche, ma le sole che hanno la piena legittimità degli elettori. E’ ora di smetterla di delegare ad altri, una volta alla magistratura, un’altra ai tecnici, la scelta di come governare i cittadini, con tutti i conseguenti recenti vistosi danni che tutti conosciamo!

Nel caso specifico dei punti nascita, il Partito Socialista ritiene che la politica deve fare le sue scelte più responsabili che tengano conto di tutte le esigenze della popolazione.   In merito, di soluzioni ce ne sono di molteplici invece della sola individuata dal tecnico Zuccatelli cioè la chiusura del punto nascita di Sulmona; esse vanno responsabilmente analizzate adottando i necessari anche coraggiosi provvedimenti.  

Più in generale riteniamo che se da un lato e’ più che giusto, perché risponde ai criteri di moderna efficienza, riorganizzare i servizi in strutture centralizzate, ciò non significa accentrarle tutte in un unico ospedale, i servizi possono anche essere decentrati per garantire le medesime opportunità di sviluppo a tutto il territorio (punto nascita di tutta la provincia a Sulmona?).  Insomma si’ alla concentrazione decentrata, no all’accentramento.   

Nel ricordare che il degrado dell’ospedale di Sulmona ha radici lontane nel tempo, di cui non è il momento di sottolineare le responsabilità omissive di quando governavano contemporaneamente la Città, la Provincia, la Regione, ed anche lo Stato, altre forze politiche ora all’opposizione (qualcuno di loro ora in maggioranza regionale),  il Partito Socialista, che si è assunto la responsabilità di entrare in maggioranza a Sulmona per garantire la governabilità della nostra città, lasciando la comoda posizione di semplice strumentale purtroppo sterile opposizione, ancora una volta fa appello a tutte le forze politiche, di maggioranza e minoranza, di svolgere una azione politica unitaria, senza polemiche, demagogie e populismi nel solo ed esclusivo, concreto, interesse della nostra popolazione. Tale azione nell’immediato deve avere il minimo obiettivo della non subitanea chiusura del punto nascita, come viene paventato, mentre, in tempi rapidi, si devono individuare con la Regione le migliori soluzioni, per il nostro comprensorio, riguardo tutte le criticità dell’ospedale, non solo del punto nascita.

 Luciano Fagagnini

     Il responsabile PSI sanità Sulmona