PUNTO NASCITA, OCCUPAZIONE: SI VA AVANTI AD OLTRANZA
Un via vai di gente a palazzo San Francesco in questo week end di occupazione per protestare contro la chiusura del punto nascita dell’ospedale di Sulmona. “Andremo avanti ad oltranza” ha affermato Luigi La Civita, consigliere comunale di minoranza (Forza Italia) oggi pomeriggio in una conferenza stampa, per fare il punto della situazione, che ha lasciato il posto, poi, con la naturalezza di una dissolvenza filmica, a un’assemblea allargata, un po’ come nelle più classiche delle okkupazioni civili. Erano presenti sindaci e amministratori per lo più dei paesi del circondario (Anversa, Pratola (assessori e consiglieri), Campo Di Giove), sindacati e alcuni cittadini, tra cui Mario Pizzola, dei comitati ambientalisti sulmonesi (che ha firmato) i quali hanno ascoltato gli interventi del sindaco di Pratola Peligna, Antonio De Crescentiis, e del consigliere regionale sulmonese, Andrea Gerosolimo. 300 circa le firme che, alle 17.30, si sono contate nel quaderno che testimonia la solidarietà di quanti in questi tre giorni, dallo scorso venerdi (clicca) , sono passati nell’aula consiliare. Qualcuno per curiosità, qualcun altro per incoraggiamento e per convizione, qualcun altro per forma. Parlano di soddisfazione gli organizzatori, in riferimento alla “risposta positiva della città alla manifestazione” che, a detta loro, segna un crescendo di consensi, tale da rivelarsi una spinta emotiva per coloro che stanno trascorrendo le notti dentro il municipio, tra assemblee improvvisate, come quella di sabato all’una con una rappresentanza di studenti, e ore di sonno sui materassini.”Non smetteremo martedi (quando in Regione si riunirà la conferenza dei capigruppo) come qualcuno ha detto in giro, ma proseguiremo fin quando non otterremo i risultati sperati. Con questa protesta si è aperto un dialogo. Ieri è venuto il presidente Di Pangrazio che si è impegnato a darci un appuntamento” ha precisato La Civita, presente in conferenza stampa insieme a Mariella Iommi, Mauro Tirabassi (entrambi esponenti di Fratelli d’Italia ed ex assessori comunale Giunta Federico, ), Gaetano Pagone (ex consigliere maggioranza era Federico), Alberto Di Giandomenico (Sovranità Sulmona), Antony Leone (consigliere comunale di minoranza Pratola).
Hanno annunciato che domani una delegazione allargata (composta da 6 sindaci, 3 rappresentanti del presidio civico, uno studente del territorio e il consigliere regionale Gerosolimo) consegnerà un documento ad hoc all’assessore regionale Silvio Paolucci ad Avezzano, scelta non perchè zona neutrale, ma in quanto sede di un convegno promosso dal Pd sulla sanità. “Ci aspettiamo chiarezza e sincerità, dovrà dirci cosa la Regione vuol fare di questo territorio perchè i numeri sono scuse” ha detto Di Giandomenico. “Se domani il risultato sarà infausto andremo comunque avanti nella protesta” hanno aggiunto. “Sono venute moltissime donne che ci hanno dato una carica incredibile” ha affermato la Iommi. “La manifestazione è stata una sveglia per la città” secondo Pagone, premendo sull’assenza dei consigliere di maggioranza “loro rappresentano una parte della città che li ha votati”. Nel sottolineare che l’occupazione non ha colore politico e che l’andamento finora è positivo, Tirabassi ha rimarcato l’assenza degli esponenti del Pd, del segretario e della maggioranza. Contare gli assenti anzichè i presenti, è, dunque, un concetto che andrebbe a stridere con l’idea stessa della manifestazione, tesa invece a coinvolgere la cittadinanza il più possibile volendo tenere fuori la casacca politica. E le polemiche.
Nell’assemblea seguente, ha preso la parola il sindaco De Crescentiis per “dare un contributo alla discussione” ha detto subito, rispondendo in maniera sottile e garbata, anche alle critiche che ieri erano state lanciate a suon di comunicati stampa dalla minoranza sulmonese che lo aveva mandato su tutte le furie. Rivolto in particolare al consigliere Di Piero, presente in aula. “Se facciamo la battaglia l’uno contro l’altro non serve” ha ribadito De Crescentiis, facendo riflessioni sulla situazione ed evidenziando la sua solidarietà al sindaco di Sulmona. “Basta di dire la colpa è tua o è sua e mi rivolgo soprattutto a Sulmona che è una città a cui voglio bene, ci ho lavorato per tantissimi anni”. Sarà presente anche lui nella delegazione di domani, come anche il consigliere regionale il quale, nell’affermare il compiacimento per la presenza ieri sera Di Pangrazio, (arrivato a sua insaputa ma sentito oggi telefonicamente) ha inizialmente polemizzato sulla sede dell’incontro con Paolucci: “sarebbe stato meglio Sulmona o L’Aquila in Regione”. Passando, poi, a riferire di essere stato contattato telefonicamente dal governatore D’Alfonso, senza però specificare nel dettaglio il contenuto della telefonata. Dunque, senza notizia. Con molta probabilità, nessun annuncio particolarmente interessante per una svolta della questione punto nascita. Nel sostenere l’importanza in questo casi di “spogliarci del colore politico”, Gerosolimo è passato al caso delle risoluzioni non discusse all’Emiciclo, ripercorrendo l’iter e spiegando il funzionamento del Consiglio regionale, annunciando, infine, che nella prossima conferenza dei capigruppo rinnoverà la questione e il presidente Di Pangrazio dovrà inserirla nell’ordine del giorno della prossima seduta dell’assise. Confronti e discussioni sono proseguiti a palazzo San Francesco. Blitz, all’imbrunire, con lo striscione della protesta (foto) anche nella festa dei fuochi organizzata dalla Giostra che si stava svolgendo nell’affollatissima piazza Garibaldi, da dove è arrivata, al microfono, la solidarietà alla battaglia, da parte del presidente onorario dell’associazione, Domenico Taglieri. L’intenzione, dunque, è sollecitare la cittadinanza il più possibile per dire no alla chiusura della Maternità nel centro Abruzzo.