PUNTO NASCITA, CENTRODESTRA OCCUPA PALAZZO SAN FRANCESCO (video)
Il centrodestra abruzzese ha scelto la strada dell’occupazione, per alzare i toni e far sentire la voce contraria alla chiusura del punto nascita dell’ospedale di Sulmona. Manifestazione scattata da questa mattina nella stanza retrostante l’aula consiliare di palazzo San Francesco (in quanto il presidente del Consiglio comunale non ha accolto la richiesta formale avanzata dal consigliere comunale Luigi La Civita di utilizzare l’aula dell’assise civica per fare un’assemblea pubblica con la cittadinanza che avrebbero voluto tenere per oggi, convertita poi in conferenza stampa). Una scelta, l’occupazione, annunciata durante una lunga conferenza stampa (con tanto di spiegamento delle forze dell’ordine all’esterno da subito) in cui è intervenuto anche il sindaco di Sulmona, Peppino Ranalli, confrontandosi con i senatori, consiglieri regionali e vertici del partito di Forza Italia, insieme agli esponenti locali di Fratelli D’Italia e Sovranità Abruzzo (movimento che si ispira a Salvini), presenti. <Non stiamo protestando, ma richiamando l’attenzione di una persona che in campagna elettorale qui in questo territorio ha riscosso molti consenti> precisa la senatrice Paola Pelino, sostenendo che <chiunque potrà unirsi>. A capo dell’iniziativa il capogruppo consiliare Luigi la Civita, il quale, tirando fuori brandina e coperta, dopo aver srotolato sul tavolo lo striscione con scritto “salviamo il punto nascita”, ha annunciato che resterà e pernotterà, nella sala <fin quando il commissario ad acta Luciano D’Alfonso non si determinerà all’integrazione del decreto 10/2015 sulla base di un’indicazione programmatica del Consiglio regionale, affinchè nel prossimo biennio il punto nascita di Sulmona abbia tutte le caratteristiche essenziali per erogare servizi in sicurezza e quindi di qualità. Insistiamo pertanto nella richiesta di incontro già promessa dal presidente della Regione a margine dell’incontro a Prezza lo scorso 15 marzo estesa all’assessore regionale Silvio Paolucci e al manager Silveri>. Con lui, resteranno gli ex assessore comunali di fratelli d’Italia, Mariella Iommi e Mauro Tirabassi (foto) e l’esponente di Sovranità Sulmona, Alberto Di Giandomenico. Estendendo l’invito a chiunque vorrà partecipare alla manifestazione di protesta.
Mentre resta nel contesto locale, l’intervento di La Civita che punta il dito contro i sindaci di Sulmona e Pratola parlando di “immobilismo” e “silenzio tombale”, convinto sempre che debbano ribellarsi al loro partito, allargano gli orizzonti di vedute gli esponenti politici presenti.
Nella conferenza stampa, in cui si sono succeduti diversi interventi, il sindaco, che ha affermato <sono contento che vi state unendo alla battaglia, io sono stato lasciato solo da mesi>, ringraziando anche i consiglieri regionali che hanno portato all’Emiciclo la risoluzione (non discussa e rinviata alla prossima seduta del Consiglio regionale), ha chiesto di <proseguire la strada istituzionale intrapresa con la senatrice Pelino>, convinto che non abbia senso un’occupazione in Comune, annunciando, inoltre che farà richiedere un Consiglio comunale straordinario sul Punto nascita e nel caso in cui la strada istituzionale non funzioni si passerà alla mobilitazione di protesta generale.
La senatrice Pelino, evidenziando che <c’è un’unità d’intenti> ha riferito di aver interessato formalmente con interrogazione il Ministro Beatrice Lorenzin, sulla convinzione che sul punto nascita “gli standard si possono rivedere”. Ipotizza, poi, la risposta che potrebbe arrivare dal Ministro: un tavolo tecnico a Roma in cui si analizzerà il caso, vedendo se si può creare l’eccezione. Noi non lo diciamo per campanilismo. Appena arriverà la risposta convocheremo un’altra conferenza stampa. La nostra è una battaglia senza senza simboli di partito, abbiamo intrapreso la giusta strada e sono contenta che il sindaco condivide il nostro pensiero. Il presidente D’Alfonso deve dirci da che parte sta>.
Il consigliere regionale Emilio Iampieri ha ribadito che <porteremo avanti la battaglia fono in fondo, che ritengo giusta, opportuna e imprescindibile, perchè è per la sopravvivenza civile di questo territorio. Sono pronto alla protesta e all’occupazione. Avevamo rinunciato a delle risoluzione anche importanti, per dare spazio ai punti nascita abruzzesi con le due risoluzioni. Avremmo avuto in numeri per l’approvazione nell’ultimo Consiglio regionale, perchè anche alcuni consiglieri della maggioranza avrebbero votato a favore>.
Pioggia di critiche nei confronti del presidente D’Alfonso e del numero due della sanità abruzzese, il quale <ha fatto passare la questione come tecnica tenendo fuori la politica>. <Se il governatore intende dimenticare che esiste questo territorio lo dica. Alziamo i toni della protesta> hanno detto esponenti politici. Tutti d’accordo nell’evidenziare la necessità del potenziamento del punto nascita di Sulmona. Secondo Fabrizio Di Stefano <è questa una battaglia strutturale e culturale>; fa due considerazioni, sottolineando sia come <la politica perda di credibilità> in quanto <nel programma del presidente D’Alfonso c’era il potenziamento della sanità, mentre sta facendo il contrario con questo provvedimento>, sia ricordando all’amministrazione comunale che egli stesso <è andato contro il suo stesso partito in diversi casi>.
Ha precisato la vicepresidente della Provincia, Antonella Di Nino, sottolineando la partocolarità di questa battaglia he <non bisogna fare di tutta un’erba un fascio accomunandola con quelle condotte per il tribunale e le fabbriche. Sono situazioni diversissime>.
Più diretto Nazario Pagano, ex presidente del Consiglio regionale nella Giunta Chiodi, il quale ha affermato <Ho la sensazione che D’Alfonso abbia sacrificato i punti nascita per raggiungere il suo obiettivo di uscire dal commissariamento. E’ una meta talmente forte da subordinare l’interesse della comunità, oppure dobbiamo pensare che non abbia potere contrattuale>.
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