SNAM, SLITTA DECISIONE. E’ ANCORA MURO CONTRO MURO.REGIONE A ROMA DICE NO
E’ ancora muro contro muro. La Regione oggi a Roma ha ribadito la propria contrarietà alla realizzazione del metanodotto Sulmona – Foligno, in sede di Conferenza dei servizi per l’autorizzazione alla costruzione. decisione slittata a un prossimo incontro. “Oggi in sede di Conferenza dei servizi, stante il permanere della chiusura di Snam verso ogni tipo di alternativa progettutale; noi come Regione siamo intervenuti su diversi fronti sollevando dubbi e perplessità in particolare, sullo studio sulla sismicità del territorio illustrato dalla Snam, sulla questione della rete nazionale gasdotti, sugli usi civici, sul Cirm e sul fatto che è mancato un pregresso procedimento di Vas preordinato al progetto in questione e al piano decennale della Snam”. E’ quanto ha detto l’assessore all’Ambiente Mario Mazzocca intervenendo oggi alla riunione nella sede del Ministero, dalla quale si doveva ottenere l’accertamento della conformità urbanistica e l’autorizzazione alla costruzione del gasdotto. Hanno partecipato anche il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, presidente della Commissione Ambiente e Territorio, la dirigente del Servizio politiche energetiche e qualità dell’aria Iris Flacco. Presenti anche i sindaci di Sulmona, Peppino Ranalli,e Pratola, Antonio De Crescentiis, insieme alla vicepresidente della Provincia, Antonella Di Nino, rappresentanti Sovrintendenza ai beni culturali. Fuori ha presidiato davanto al ministero una delegazione dei comitati ambientalisti sulmonesi, che da anni portano avanti la battaglia no Snam. E’ stato sinteticamente illustrato uno studio sismico realizzato dal politecnico di Milano per conto di Snam, che non corrisponde allo studio che deve essere redatto e che deve partire dai dati della sismicità e microsismicità locale dei singoli territori attraversati.
Un approfondimento sulla sismicità del territorio, sulla base della normativa più recente, con ulteriori indagini geofisiche, sismiche e litologiche che non ha convinto affatto la delegazione abruzzese perché troppo generiche e comunque non ancora minimamente formalizzate. Sono stati evidenziati gli effetti del recente evento che ha causato situazione di profondo disagio per la popolazione in seguito all’ esplosione del metanodotto a Mutignano, frazione di Pineto (Te) ed il dettaglio delle contromisure richieste da Regione Abruzzo sia a Snam che al Governo. L’assessore ha quindi sollevato alcune questioni, due di carattere tecnico: la prima riguarda lo studio oggi illustrato ed ha chiesto che lo stesso tenga conto dei risultati di tutti gli studi delle microzonizzazioni in atto nonché l’utilizzo della migliore tecnologia disponibile ai fini della sicurezza e la seconda riguarda il parere che la Regione Abruzzo deve produrre ai sensi del dgls 93/2011 sui piani decennali di sviluppo delle reti di trasporto gas e che è stato rilasciato in senso negativo. Mazzocca ha chiesto se lo studio del Politecnico, ad oggi ancora nella fase di non completezza, abbia passato il vaglio del Cirm (Commissione idrocarburi e risorse minerarie) e ha preso atto che il progetto non è stato oggetto del Vas per cui ha consegnato agli atti la documentazione che attesta la necessità di sottoporre il progetto a Valutazione ambientale strategica. Il rappresentante di Asbuc (Amministrazione separata dei beni di uso civico) Paganica e San Gregorio ha ribadito che il tavolo non può proseguire i lavori per i beni di uso civico dove non c’è preventivo mutamento di destinazione d’uso. Agli atti è stata acquisita anche la diffida di Aquilento, una delle società che operano sul territorio che ha risposto alle controdeduzioni di Snam.
Pietrucci ha espresso perplessità sullo studio annunciato poiché è stato commissionato dal Ministero direttamente alla Snam che, benchè coadiuvato nella redazione dal Politecnico, difetta del requisito di terzietà. Ha fatto presente inoltre che la totalità dei Comuni e delle amministrazioni dei territori interessati dal tracciato del metanodotto hanno espresso la totale contrarietà al progetto e la non conformità urbanistica del tracciato. Parallelamente ha segnalato la denuncia presentata anche alla procura della Repubblica delle Amministrazioni separate degli usi civici circa la violazione della normativa che sancisce il mutamento di destinazione come condizione per operare ogni intervento sui terreni gravati da uso civico. “Il territorio aquilano” ha detto Pietrucci “è interamente gravato da uso civico e questo aspetto ha salvato l’intero territorio da ogni scempio infrastrutturale. La regione Abruzzo si schiererà al fianco delle amministrazioni separate nei procedimenti dinanzi al commissario regionale agli usi civici e chiediamo di commissionare anche uno studio di fattibilità di un tracciato alternativo”