PUNTO NASCITA, SULMONA SUL PIEDE DI GUERRA

“E’ grave”. Commenta così, subito, il sindaco di Sulmona Peppino Ranalli, che si definisce amareggiato ed è pronto a una manifestazione pubblica territoriale, all’indomani dell’agitata seduta del Consiglio regionale, terminata ieri tra fischi e proteste (clicca), in cui non sono state discusse le due risoluzioni relative alle chiusure dei punti nascita abruzzesi, una presentata dall’opposizione, l’altra, specifica sul caso peligno, proposta da cinque consiglieri regionali di maggioranza, tra cui il sulmonese Gerosolimo.  <La decisione di non affrontare la discussione di un argomento così importante  è di una gravità tale che non trova precedenti nella storia dell’assemblea abruzzese. Ritengo sia stata una scelta inopportuna da parte del presidente del Consiglio regionale> ha proseguito Ranalli. Risoluzioni che saranno nell’ordine del giorno della prossima seduta a palazzo dell’Emiciclo. <E’ singolare che l’applicazione puntuale del regolamento viene invocata in presenza di un problema importante che riguarda migliaia di persone. Valuteremo già nelle prossime ore il significato di questo comportamento e le iniziative successive da assumere. Non indietreggiamo nemmeno di un millimetro. Proseguiamo la battaglia perchè siamo convinti di potercela fare>. Fa appello alla città il primo cittadino, che, domani mattina insieme ai sindaci e sindacati, sarà protagonista di una trasmissione televisiva su Raitre (ore 7.30 davanti ospedale).   <Il nostro lavoro tecnico e dettagliato è stato consegnato ieri ai Consiglieri regionali, spiegando che si crea un grosso vuoto nel centro Abruzzo tagliando il punto nascita>.  Prossimo passo imminente sarà una nuova riunione con tutti i sindaci, sindacati e associazioni al fine di preparare e stabilire la data per la manifestazione di protesta per far sentire a gran voce le richieste dell’intero centro Abruzzo.