PEZZOPANE “POTENZIARE PUNTO NASCITA. FRENARE MIGRAZIONE DELLE PARTORIENTI”
Si schiera dalla parte del territorio del centro Abruzzo la senatrice Stefania Pezzopane, la quale, convinta che si debba potenziare il punto nascita e non chiuderlo, frenando le migrazioni in altri ospedali delle partorienti, in quanto la fredda logica dei numeri potrebbe non avere ragione per la soppressione, sostiene che sia “più costruttivo sedersi attorno ad un tavolo convocato dalla Regione, piuttosto che urlare come fa qualche politico, che prima ha abbandonato il Punto nascita a se stesso ed ora scarica le responsabilità sul sindaco di Sulmona” afferma che “al sindaco e all’amministrazione comunale bisogna dare invece ogni supporto, assieme ai sindaci dell’intero comprensorio, per arrivare ad un rapido e serio confronto con la Regione”. Commenta i dati sulle nascite nel centro Abruzzo e sui ricoveri nel reparto di Sulmona (clicca), sostenendo che rendono chiare le responsabilità antiche che gravano sulla vicenda dei Punti nascita. Sarebbe bene indagare sul perché il Punto nascita di Sulmona è stato progressivamente abbandonato dalle donne, ancora prima dei venti di chiusura. Il vero traguardo” continua la senatrice ” è rendere sicuro e moderno il parto nell’ospedale di Sulmona, non cancellare il Punto nascita. Bisogna riportare le madri a partorire qui, ben accolte, rafforzando le competenze professionali, migliorando le tecnologie e gli strumenti della fase pre-parto”. E’ quanto afferma la senatrice abruzzese del Pd Stefania Pezzopane. “I nati nel centro Abruzzo sono in totale 436 (clicca) – prosegue Stefania Pezzopane – Un numero che non si discosta poi molto dalla soglia dei 500, necessaria per salvare il Punto nascita. Un numero che sarebbe quasi sufficiente a raggiungere lo standard richiesto, ma bisognerebbe potenziare il personale, attraverso un concorso e un rinnovamento generazionale, rafforzare gli strumenti tecnologici e inserire innovazioni, quali il parto in acqu,a come fattore d’attrattiva. Al Punto nascita potrebbero fare riferimento non solo le donne di Sulmona, ma dell’intero centro Abruzzo, visto che anche i centri di Castel di Sangro e di Popoli sono stati già soppressi”. Secondo la senatrice bisogna frenare la regressione del numero dei parti, dovuta alla scelta delle donne di partorire anche fuori regione sia a causa delle precarie condizioni del servizio che della cancellazione degli altri punti nascita regionali. “Il ministro Lorenzin lo ha ribadito” ha aggiunto la Pezzopane “la palla è in mano alla Regione, che può attivare un tavolo tecnico con l’obiettivo del raggiungimento di standard più elevati e quindi sospendere l’efficacia del decreto e chiedere una deroga.”