SCOPERTA MAXIEVASIONE FISCALE DA 14 MILIONI DI EURO A SULMONA
Sono quasi 14 milioni gli euro recuperati dalla Guardia di Finanza di Sulmona, che erano stati sottratti al fisco da una societa’ operante nel settore del commercio all’ingrosso di prodotti non alimentari e con sede legale a Sulmona. Sequestrati 5 immobili, di cui 4 a Prezza, uno a Raiano, oltre a conti correnti bancari, libretti di deposito postali, carte di credito prepagate al fine di recuperare l’imposta evasa e non versata al fisco. Un sequestro preventivo Ā di oltre 6 milioni di euroĀ in esecuzione di decreto, emesso dal gip del Tribunale di Sulmona, Paola Petti, su richiesta del pm Stefano Iafolla. Con l’accusa diĀ violazioni in materia penale-tributaria (omessa dichiarazione dei redditi e dell’iva ed occultamento di documentazione fiscale) sono stati denunciati gli amministratori pro-tempore della societĆ .Ā Secondo le Fiamme Gialle, a seguito di un’articolata e complessa verifica fiscale, la societa’, evasore totale dal 2008 al 2012, avrebbe operato ed effettuato operazioni commerciali con cessioni di beni e prestazioni di servizi, conseguendo ricavi per oltre 13 milioni e mezzo di euro, che non avrebbe dichiarato, occultandoli al fisco, evadendo in maniera totale le imposte in materia di imposizione diretta. Pur in presenza di una contabilita’ carente e frammentaria, i finanzieri sono riusciti a ricostruire l’intero ciclo delle operazioni di gestione e delle cessioni di beni e/o prestazioni di servizi eseguite sul territorio provinciale, regionale e nazionale, determinando l’effettivo giro d’affari realizzato dall’impresa, nei confronti della quale sono stati constatati ricavi non dichiarati per 13.622.409 di euro un’imposta evasa ai fini Ires per oltre 3.746.162 euro un’ Iva dovuta per 2.271.391 euro ed un’imposta Irap per 650.595 euro.
La Procura della Repubblica di Sulmona, condividendo le ipotesi investigative della Compagnia della Guardia di Finanza di Sulmona, ha richiesto al gip del locale Tribunale la misura cautelare reale sia per gli immobili di proprieta’ degli amministratori pro-tempore, tutti nella provincia dell’Aquila, nonche’ sulle disponibilita’ rinvenute nei conti correnti bancari e postali per potersi rivalere per l’evasione constatata.