PUNTO NASCITA, SIT – IN DI PROTESTA: “RESTITUIAMO LA PRIMA PIETRA” (video)

“Il punto nascita è vita”, “Voglio nascere a Sulmona anche io”, “Restituiamo la prima pietra”.  Sindacati, cittadini, neomamme con bimbi nel passeggino, politici, medici e infermieri, studenti. Non è bastata la pioggia a fermare il sit-in di protesta davanti l’ospedale di Sulmona, contro la decisione della Regione di chiudere il punto nascita; al grido di “ci prendono in giro: vogliono realizzare l’ospedale e intanto chiudono i reparti”. Una manifestazione cominciata poco dopo le 10 di questa mattina, in concomitanza con la seduta del Consiglio regionale all’Aquila, in cui all’ordine del giorno è in discussione la nuova risoluzione, quella della maggioranza a firma Pd (clicca). Seduta a cui sta partecipando anche il sindaco sulmonese. Prima di partire per palazzo dell’Emiciclo, il consigliere regionale sulmonese, Andrea Gerosolimo, accompagnato dal consigliere comunale di opposizione Alessandro Pantaleo, ha partecipato all’inizio della manifestazione (video).

Non sono stati in moltissimi i cittadini scesi in piazza, come ci si aspettava data la protesta partita a valanga in queste settimane sui social network. Oltre cinquecento circa le presenze al sit in organizzato dai sindacati  Fp Cgil, Fp Cisl, Fp Uil e Nursind, sulla convinzione che “sono state evidenti le volontà da parte della maggioranza dei consiglieri di non voler affrontare la questione del Punto Nascite di Sulmona e il rischio che, prima o poi, il depotenziamento continuo della struttura metta a repentaglio la salute dei cittadini” (interviste video)

A rappresentare palazzo San Francesco, l’assessore Stefano Goti e la consigliera Roberta Salvati. In corteo i consiglieri di opposizione: Lucci, Di Piero, Santilli, la Civita.  Presenti il vicesindaco di Campo di Giove e il sindaco di Pratola.

Il corteo, tra bandiere, fiori, volantini, e ombrelli ha preso le mosse dal piazzale antistante l’ospedale e dopo aver circumnavigato parcheggio e viale Mazzini è tornato davanti l’ingresso del nosocomio per andare nella zona retrostante, lì dove lo scorso dicembre si è svolta la cerimonia della posa della prima pietra. Dopo momenti di tensione con le forze dell’ordine che impedivano l’avanzare della folla nel percorso riservato alle auto, il corteo è riuscito a raggiungere l’area in cui dovrà sorgere il nuovo ospedale. Largo alla satira, poi, quella intrisa di amarezza mista a rabbia di chi ormai non crede più alle promesse. Sostituendo la “prima pietra” con mattoni e fiori, i sindacati hanno ricostruito sarcasticamente la scena in cui i politici si erano fatti immortalare nelle foto nella cerimonia di dicembre scorso (clicca), davanti a uno scatolone con su scritto “restituiamo la prima ed ultima pietra del nuovo ospedale” (foto in copertina)

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Lo striscione dei sindacati sulla facciata dell’ala vecchia dell’ospedale

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