PUNTO NASCITA, GEROSOLIMO E RANALLI “INCONTREREMO IL MINISTRO”

Tra due settimane l’incontro con il Ministro Beatrice Lorenzin. L’annuncio è arrivato durante la seduta odierna del Consiglio regionale, da parte del presidente della Giunta e commissario ad acta alla sanità, Luciano D’Alfonso.  “Provo un rapporto amoroso con una città della regione” ha affermato il governatore regionale, come si legge in una nota “e su sollecitazione dei sindaci presenti in aula, e dopo un confronto con i gruppi consiliari, tra due settimane avrò un colloquio a Roma circa i punti nascita”.  Non è finita, dunque, la battaglia secondo il consigliere regionale sulmonese Andrea Gerosolimo e il sindaco di Sulmona Peppino Ranalli (presente anch’egli in aula ) i quali, in una nota congiunta,  hanno annunciato che saranno presenti anche loro a Roma.  “Da stasera ci metteremo al lavoro per continuare la battaglia in difesa del punto nascita di Sulmona. Riuniremo i sindaci del territorio, i sindacati, le associazioni di categoria e tutti i soggetti interessati per documentare ancora meglio la particolare situazione orografica e gli standard di sicurezza connessi all’ospedale di Sulmona per far valere le nostre ragioni”. Un’occasione, a detta loro, utile per far capire al Ministro che tale decisione non si può basare sui numeri per un territorio vasto come il nostro, premendo non solo sull’orografia, ma anche sulle deroghe concesse dal Ministero per altre regioni con casi simili. Altri incontri, in sostanza, ancora riunioni, anche se la lotta a difesa del punto nascita nel SS Annunziata, destinato alla chiusura, non è finita. Situazione che suona, per i consiglieri regionali di centrodestra, come una presa in giro, sollevando le critiche anche del Movimento 5 Stelle, che in una nota ha sottolineato che “doveva arrivare durante il Consiglio Regionale di oggi la  soluzione placebo annunciata con gran clamore alla stampa, peccato che la risoluzione sparisca senza lasciare traccia. D’Alfonso, in grande difficoltà sull’argomento punti nascita, obbliga  i suoi consiglieri a ritirare la risoluzione”. In concomitanza con la seduta del Consiglio regionale questa mattina sono scesi in piazza sindacati e cittadini in un sit in di protesta contro la decisione della Regione di chiudere la Maternità nel nosocomio sulmonese (clicca).