CHIUSURA PUNTO NASCITA, GEROSOLIMO SE LA PRENDE CON DI PANGRAZIO E PIETRUCCI
Non basta dire di essere a favore delle aree interne. All’indomani del voto a palazzo dell’Emiciclo, che ha sancito, di fatto, la chiusura del punto nascita nell’ospedale di Sulmona, il consigliere regionale sulmonese (Abruzzo Civico), Andrea Gerosolimo, sottolineando il suo voto a difesa (come anche i consiglieri Mario Olivieri di AC e Luciano Monticelli del Pd), sostiene di attendere ora “un segnale importante da tutto il territorio ed in particolare dagli amministratori Pd”. Se la prende con i consiglieri regionali del centro Abruzzo, i quali hanno espresso un voto contrario alla risoluzione presentata dall’opposizione. Si rivolge, nello specifico, al presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio e al consigliere regionale aquilano, Pierpaolo Pietrucci, affermando “non serve dichiararsi solo a parole in difesa del centro Abruzzo, ma bisogna avere il coraggio di compiere scelte in favore di questo territorio. Loro, ieri, non hanno avuto il coraggio di fare una scelta in favore del punto nascite di Sulmona”. Gerosolimo, che nella seduta del Consiglio regionale di ieri nella votazione si è schierato a favore della richiesta di sospensione degli effetti del decreto 10 firmato dal governatore regionale e commissario ad acta, sostiene che “quando ci sono problemi che investono un intero territorio non si può rispondere alle logiche di partito o di appartenenza”. E racconta: “Mi sono trovato nella difficile posizione di chi è in maggioranza e allo stesso tempo rappresenta le esigenze di un territorio. La nostra è una Regione che viaggia ad una doppia velocità, quella della costa e quella delle aree interne. Credo che compito del Governo regionale debba essere quello di rimuovere queste differenze e permettere che il centro Abruzzo viaggi alla stessa velocità della costa. Questo non può prescindere dal mantenimento di servizi sanitari essenziali. Ci sono realtà, come la nostra, che hanno il sacrosanto diritto di mantenere il punto nascite. Per questo, ho votato la risoluzione presentata dall’opposizione.Il mio impegno in difesa dei diritti fondamentali, come il diritto alla salute, nei territori con particolari condizioni orografiche” conclude “non si ferma qui e proseguirà nelle opportune sedi istituzionali”. Ci si aspetta, quindi, che qualora si decidesse per azioni eclatanti di protesta e “contro” , tali da rischiare di minare i rapporti con i vertici di governo, il consigliere regionale sulmonese prosegua nella scelta di avallare il suo no scendendo ugualmente in campo.