CHIUSURA PUNTO NASCITA, OPPOSIZIONE: ATTACCO AL PD
L’opposizione: attacco al Pd. Dalle dimissioni del sindaco dal partito a quelle dei consiglieri comunali, dalle critiche alla senatrice aquilana del Pd rea di “passerelle” per la salvaguardia del punto nascita a quelle contro i consiglieri regionali del Pd che “con il voto di ieri, hanno inferto un colpo mortale al diritto alla salute della nostra comunità”. La minoranza di palazzo San Francesco ne ha per tutti. Per tutti quelli del Pd, all’indomani della votazione nella seduta del Consiglio regionale, che ha segnato le sorti del punto nascita nell’ospedale di Sulmona. “Siamo stufi di avere rassicurazioni e promesse che, dopo le tornate elettorali, cadono puntualmente nel dimenticatoio” affermano in una nota Mimmo Di Benedetto, Gianfranco Di Piero, Daniele Del Monaco, Alessandro Pantaleo e Luigi Santilli. “Il voto di ieri dimostra, in modo inequivocabile” commentano “che la città di Sulmona non conta assolutamente nulla nelle strategie regionali e nazionali del Partito Democratico e i consiglieri di maggioranza che finora, con inusitata frequenza e superficialità, sono riusciti a cambiare soltanto gli assessori dando vita a maggioranze ispirate a bieco trasformismo ed attaccamento al potere, dovrebbero, per elementare senso civico, prenderne atto”.
Tornano a chiedere le dimissioni del sindaco dal Pd i consiglieri comunali di opposizione “alla luce del voto espresso in Consiglio regionale ieri dall’intero gruppo consiliare del Pd e dal rappresentante regionale di Sel, che ha respinto un ordine del giorno in cui si chiedeva semplicemente la sospensione del provvedimento di chiusura”. Secondo la minoranza “se era sincera la sua motivazione, allora è bene che Ranalli rompa gli indugi e mandi un chiaro segnale al partito cui aveva deciso di aderire dopo le elezioni comunali”, “è necessario che il sindaco Ranalli dismetta l’atteggiamento di vassallaggio e servilismo nei confronti del suo partito” sostengono, paragonandolo al Consigliere regionale Andrea Gerosolimo (Abruzzo Civico) che votando a favore dell’ordine del giorno ha “rivendicato l’autonomia e la dignità di questo territorio”
L’opposizione “Sulmona Unita”, critica “i Consiglieri regionali del Pd, provenienti da altri territori della Provincia, che nelle elezioni di maggio, con complicità di personaggi locali, sono venuti a mietere voti in Valle Peligna (Di Pangrazio, Pietrucci)”.
Secondo la minoranza “i consiglieri comunali del Pd, che, a differenza del Sindaco, starebbero nel partito per convinzione e scelta politica, non possono continuare a servire muti coloro che nel partito adottano scelte politiche che si riverberano puntualmente a danno delle prerogative e dei diritti di questo territorio. Se non hanno la forza di dimettersi, tanta è la loro convinzione politica, in questo caso abbiano almeno il coraggio di prenderne le distanze.”.
Quanto alla Senatrice Stefania Pezzopane, affermano “che il mese scorso è venuta in “passerella” al nosocomio sulmonese per supportare le ragioni della salvaguardia del nostro punto nascite, chiediamo esplicitamente come si comporterà con il PD regionale ed aquilano e se continuerà a farne parte. In caso affermativo, vorrà dire che la invitiamo, sin da ora, ad evitare inutili ed ipocrite apparizioni nella nostra città, poiché il Consigliere Pierpaolo Pietrucci, che lei ha contribuito ad eleggere, ha votato a favore della chiusura del punto nascite.
Ai Consiglieri di “Pronti per cambiare”, che avevano replicato ad un nostro comunicato asserendo che la scelta di partecipare alle primarie del PD era dettata dall’esigenza di “una strategia più ampia, di rappresentanza e visione politica regionale e nazionale” e di evitare che la Città rimanesse “isolata politicamente”, diciamo semplicemente che abbiamo avuto modo di constatare la totale vacuità della loro scelta politica (a meno che la stessa non sia ispirata da meri interessi personali). “