LO “SPEED DATE” CONTAGIA ANCHE I SINGLE PELIGNI. IL RACCONTO DI UNA SULMONESE
Quando si dice che la prima impressione è quella che conta. Comincia a prendere piede in Abruzzo, contagiando anche molte persone della Valle Peligna, lo “speed date”, un gioco arrivato dall’America in soccorso dei single e di quanti abbiano voglia di fare nuove amicizie. Tutto in una sera: mentre le donne restano sedute al tavolo, gli uomini si presentano singolarmente davanti a loro per poi scalare di posto dopo pochi minuti. Una novità per chi vive in una città provinciale come Sulmona, con i suoi strascichi di pregiudizi da retaggio culturale. Un modo spassoso, in realtà, per fare amicizia, che non dovrebbe creare troppo rumore nell’era facebookiana. A raccontarci la sua esperienza in un ristorante pescarese (al debutto del gioco), scovato attraverso Facebook, è la cantautrice sulmonese Stephanie, al secolo Stefania D’Amato, la quale ha sperimentato spinta dalla curiosità lo speed date, nel giorno di San Valentino, quando la stragrande maggioranza delle coppie era intenta a trascorrere la serata celebrando la festa dedicata all’amore e agli innamorati. <Sarà stato per curiosità, per divertimento, per confrontarmi, per sfidare me stessa, non lo so, ma ci sono andata. Da sola. Una maniera moderna e divertente per conoscere gente nuova> commenta, mentre spiega le regole del gioco: 20 donne e 20 uomini hanno 5 minuti a disposizione per conoscersi; le donne restano sedute comodamente sulle proprie poltroncine, mentre ai maschietti tocca fare il giro dei tavolini per conoscerle tutte. <In due ore mi si è spalancato dinanzi l’intero ventaglio del genere maschile> dice, sempre con il sorriso di chi non abbandona mai l’ottimismo nella vita. Spiega di aver portato con sè pazienza, <perché possono anche capitare persone noiose>, fornendo una sua idea della varietà di persone incontrate < il timido-fratello, il saccente-sfacciato, l’immancabile grezzo-volgare arrivato solo per “cementa’ le femmene”, come si dice in dialetto dalle nostre parti, il dolce-carino, però poco intraprendente, il maleducato che si gioca parte di quei pochi minuti a disposizione rispondendo al telefonino, il simpatico-manoniltuotipo. Insomma, di tutto di più>. Lo speed date è culminato con una cena (alla romana), in cui, a seconda delle simpatie nate al primo sguardo, <tutti si sono sistemati in lunghe tavolate, scegliendo con chi cenare> spiega Stephanie <non solo nel gruppo ho incontrato due ragazzi di Pratola, ma alla fine mi sono ritrovata a mangiare insieme a loro. Era inevitabile: simpatia chiama simpatia>. Spiega Stephanie che per partecipare ha contattato, tramite il social network, un’agenzia che organizza eventi, chiedendo di essere inserita nel gruppo dai 25 ai 45 anni. < E’ stata un’esperienza divertente, diversa, che consiglio. Un modo alternativo e coraggioso per conoscere gente nuova, tornando a guardarsi negli occhi e a parlare, invece di stare dietro a un monitor o ad un telefonino. Per me: promosso>.
A Pescara anche un altro locale, il Rider’s Cafè, è pronto ad organizzare una simile serata speciale il 26 febbraio dedicata allo Speed date, al termine della quale, attraverso una scheda di gradimento, sarà possibile segnalare la propria preferenza verso una persona conosciuta. Qualora dovessero coincidere, lo staff provvederà a scambiare i contatti dei due.
Foto: dal film “La doppia ora” (2009) di Giuseppe Capotondi con Filippo Timi