PUNTO NASCITA, LA CIVITA “COME PER LA GUARDIA MEDICA DI CAMPO DI GIOVE”

Che il governatore regionale Luciano D’Alfonso si sia comportato con il punto nascita di Sulmona alla stregua della guardia medica di Campo di Giove ne è convinto il capogruppo comunale di Fi, Luigi La Civita, che in una nota non risparmia critiche per il presidente della Regione nè per il sindaco di Sulmona, senza dimenticare un appunto per il consigliere regionale sulmonese. “Ci sembra di rivedere le stesse scene vissute qualche mese fa per la guardia medica di Campo di Giove, dove, nonostante le numerose visite e rassicurazioni del Presidente D’Alfonso e della sua giunta  e i calorosi baci e abbracci con la nonnina, il servizio della guardia medica non è stato salvaguardato, umiliando un’intera comunità ed un paese a totale vocazione turistica” afferma La Civita “Sulmona e i sulmonesi sono stanchi di essere presi in giro dal Presidente D’Alfonso, il quale sarebbe più serio e credibile se venisse in città ad illustrarci quale visione strategica intende riservare al nostro territorio”.  Si rivolge al primo cittadino Giuseppe Ranalli e dice “anziché annunciare per la terza volta le dimissioni, non sarebbe più opportuno ed efficace dimettersi immediatamente dal Partito Democratico per avere “mani libere” e lavorare seriamente per il bene della città?”. Commenta ancora sottolineando che “il Presidente Luciano D’Alfonso sta facendo il contrario di quello che aveva promesso in campagna elettorale; sta sconfessando anche gli amministratori di sinistra che si sono candidati nelle sue liste e che lo hanno sostenuto, mortificando un territorio che lui stesso in campagna elettorale ha detto di amare”. Convinto, infine, che “minacciare dimissioni di massa, come qualcuno ha proposto, serve a ben poco” in quanto a detta sua “in questi casi ci si dimette e basta senza fare annunci”.  Definisce, poi, il caso del consigliere regionale Andrea Gerosolimo, “assurdo”: “ci auguriamo” scrive “che la gaffe sia dovuta a un semplice difetto di comunicazione tra politici e tecnici. Non è consentito” aggiunge “ad un consigliere regionale, unico sulmonese nell’assise regionale, ignorare che il suo presidente gli sta “sfregiando” il territorio”.