GIUNTA, STRADA APERTA AL RIMPASTO
Il caso dell’assessore Luigi Calabria, dimissionario a sorpresa, potrebbe spianare la strada ad un nuovo rimpasto di giunta in tempi anche rapidi. L’ultimo, sorprendente come le dimissioni di ieri, avvenne nel gennaio di un anno fa, quando il sindaco Giuseppe Ranalli decise di licenziare in tronco l’ex sindaco Paolo Santarelli, anche lui delegato al bilancio e l’architetto Raffaele Giannantonio. E di rimpasto si vocifera già da questa mattina negli ambienti del centrosinistra. In bilico sarebbero tre assessori. Intanto i socialisti, che si apprestano ad entrare nell’esecutivo vorrebbero la testa del vice sindaco Luciano Marinucci. Una sorta di loro rivalsa sull’ex compagno di partito, che due anni fa decise di lasciare il Psi per entrare nel Pd. Ma il sindaco Giuseppe Ranalli non sarebbe disposto a sacrificare il suo vice. Per Marinucci più probabilmente si potrebbe prospettare solo un cambio di delega. Esposti a maggior rischio appaiono invece l’assessore all’Urbanistica, Ezio Dante, di nomina Pd e l’assessore alle Politiche sociali, Enza Giannantonio, esponente di Sel. Unico e solo a non essere in discussione è il solito Stefano Goti, assessore ai Lavori pubblici. Tornando al caso del dimissionario assessore divergenze e discussioni anche accese, tra lui e il sindaco, sulla stesura del bilancio di previsione e complicazioni nella redazione dello stesso strumento contabile, secondo le nuove norme riguardanti gli enti locali, avrebbero spinto Calabria alle repentine dimissioni. I motivi di salute avrebbero poi fatto il resto. “Ma non escludo un ripensamento dell’assessore, anche perché discussioni sul bilancio sono del tutto fisiologiche in una giunta e in qualsiasi maggioranza – ha precisato il capogruppo consiliare del Pd, Alessio Di Masci – Calabria è uomo di notevole esperienza, di provate capacità professionali e di indubbia serietà, non penso sia indifferente perderlo, faremo ogni sforzo per un suo ripensamento”. Invece tra il ventilato rimpasto, reclamato da tempo nelle file della stessa maggioranza e il nodo dell’ingresso, atteso dai socialisti e messo in conto dallo stesso Ranalli, con il patto federativo Pd-Psi, per il centrosinistra si apre a palazzo S.Francesco un momento cruciale. “E’ bene che si facciano passi ponderati – sussurrano alcuni esponenti di maggioranza – altri sindaci, nel recente passato, sui rimpasti sono rimasti incagliati, non vorremmo accadesse lo stesso al nostro sindaco”.
g.f.