ANNATA NERA PER PRODUZIONE OLIO, ABRUZZO CHIEDERA’ STATO CALAMITA’
Che sarebbe stata un’annata nera con poco, pochissimo olio in Abruzzo lo avevano annunciato i numeri lo scorso ottobre, snocciolati dalla Coldiretti, parlando di 160 mila tonnellate di olive in meno pari a 20 mila tonnellate di olio: una perdita dell’80% della produzione che, tradotta in moneta, corrisponde ad 80milioni di euro che verranno a mancare ad un totale di circa 25mila imprese su ben 45mila ettari di terreno dedicato. Scenari drammatici annusati già in precedenza dagli olivicoltori dato che l’anomala estate era preludio di un dramma economico che non sta risparmiando nessuno determinando, in alcuni casi, la perdita dell’intero raccolto. “Il 2014 è stato un anno drammatico per i produttori di olive e olio extravergine d’oliva. L’anomalo andamento climatico e l’attacco di ‘mosca olearia’ hanno compromesso gravemente il raccolto di uno dei prodotti tipici simbolo dell’agricoltura abruzzese”. Ha detto l’assessore alle Politiche Agricole, Dino Pepe, sottolineando la sua “vicinanza agli agricoltori colpiti dalla stagione particolarmente avversa” e ribadendo “la necessità di avviare una richiesta di aiuto tempestiva per risollevare l’economia delle imprese coinvolte”. Per rispondere concretamente alle richieste condivise di tutto il settore olivicolo ed in particolare dei consorzi DOP, l’assessore Pepe, dopo un’attenta e scrupolosa istruttoria relativa alla ‘mappatura del danno’, si è subito attivato proponendo alla Giunta Regionale l’adozione della delibera n.870 approvata il 23 dicembre scorso. Tale provvedimento permette di chiedere al Ministero Politiche Agricole, nei limiti della disponibilità finanziaria nel Fondo di Solidarietà Nazionale, lo stato di calamità naturale per il settore, ai sensi del decreto legislativo n.102/04 e del Piano Agricolo Assicurativo annuale per il 2014, per gli eventi non assicurabili