EMERGENZA NEVE, DI NINO “NON POSSIAMO ATTIVARE SERVIZI IN MODO ADEGUATO. EFFETTO RIFORMA PROVINCE”
“Come l’Ente aveva ampiamente preannunciato da mesi, al tornare della neve sono sopravvenuti numerosi disagi alla viabilità, quali primi effetti della riforma che stringe la morsa intorno alle Province. Il nostro operato in questa situazione – commenta la Vice Presidente della provincia dell’Aquila Antonella Di Nino in una nota– è messo a durissima prova dal susseguirsi dei tagli alle risorse finanziarie che siamo costretti a sopportare, imposti da una riforma che già mostra chiaramente i suoi effetti negativi. Vogliamo ricordare, in particolare a chi continua a chiamare la Provincia “Ente inutile”, che le risorse che fino all’anno passato ci hanno permesso di gestire l’emergenza neve, adesso sono terminate. Il Piano Neve attualmente in vigore è stato organizzato sulla base delle esigue risorse ancora disponibili, per cui, concretamente, non ci è permesso attivare i servizi nel modo adeguato; sia perché i vincoli imposti dalla riforma alle assunzioni di personale non ci permettono di far fronte alle esigenze e quindi di usufruire di quelle professionalità che negli anni si sono utilizzate per le attività di sgombero delle strade; sia per la complessità burocratica venutasi a creare per cui ci risulta impossibile ricorrere all’affidamento del servizio ad aziende esterne specializzate, a causa della completa mancanza di risorse da destinarvi.
Basti pensare che, nell’organizzare il Piano Neve, abbiamo trovato difficoltà persino per l’acquisto del sale! Questo stato di cose rischia di vanificare l’impegno che l’Ente Provincia ha sempre rivolto nel servizio al cittadino, che ne pagherà inevitabilmente le conseguenze.
Viene spontaneo, a questo punto, chiedersi se la situazione sarà sostenibile per molto altro tempo ancora: senza esitazioni mi sento di poter dire che, come abbiamo fatto fino ad ora, anche senza averne le possibilità, ci impegneremo a fare tutto il massimo. Lo dimostra anche il fatto che l’Ente ha disposto la chiusura al transito di soli due passi stradali ad alta quota, quali quello dell’Alto Sangro e quello di Campo Imperatore; a dispetto di chi, nonostante i rincari annuali delle tariffe di pedaggio, ha preferito disporre la chiusura di ben due tratti a bassa quota, causando in tal modo un disagio importante all’utenza. Nonostante tutto, ci scusiamo, perché qualcuno non ha voluto capire che la Provincia non è assolutamente un Ente inutile”.