ABBAZIA, D’ALFONSO CHIEDE TEMPI CERTI PER IL RECUPERO E LA DESTINAZIONE
Non basta attingere risorse. Per l’Abbazia celestiniana occorre un progetto complessivo sul quale investire per il futuro, valorizzando l’immobile a scopi culturali e turistici. E il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, ha chiesto tempi certi e rapidi, alla Soprintendenza ai Beni storici, artistici ed etnoantropologici per l’Abruzzo, per i progetti di completamento del recupero dell’Abbazia. Questa la conclusione dell’incontro di stamattina, svolto all’aperto, nel cortile dell’Abbazia di Santo Spirito, tra il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, il sindaco di Sulmona, Giuseppe Ranalli, il consigliere regionale Andrea Gerosolimo, il presidente del Parco nazionale della Maiella, Franco Iezzi, il vescovo di Sulmona-Valva, Angelo Spina, la Soprintendente Bsae per l’Abruzzo, Lucia Arbace e l’architetto Dino Di Vincenzo, della Direzione dei Beni culturali. Per l’opera di completamento del recupero di una struttura estesa su un’area di 1600 metri quadrati, secondo le stime della Soprintendenza, occorreranno altri 15 milioni di euro. “Assicurati in questi giorni due milioni di euro altri ne possono essere attinti dal ministero per i beni e le attività culturali – ha introdotto il presidente della Regione – occorre però un progetto che dia vita a questi luoghi, patrimonio cospicuo e prezioso non della sola città di Sulmona ma dell’intero Abruzzo”. D’Alfonso ha lanciato l’idea di un festival delle Religioni che coinvolga L’Aquila e Sulmona, proiettato a favorire e rafforzare il dialogo interreligioso, uno dei valori più importanti ereditati dall’opera di Papa Celestino V. Da qui le proposte del vescovo Spina, già elaborate nel corso di un convegno promosso dalla diocesi. Il vescovo ha rilanciato le ipotesi di un archivio dedicato alla figura di Celestino e alla storia dell’Ordine dei Celestini, dell’insediamento di un’Università della Pace, di un conservatorio per l’insegnamento della musica sacra, di un istituto per la formazione permanente dei magistrati e di un istituto per la rilegatoria ed il recupero di documenti antichi, oltre a tenere nell’Abbazia mostre, convegni, spettacoli. La soprintendenza formulerà un progetto complessivo ed entro l’anno prossimo saranno avviati a completamento i lavori di recupero del complesso. Mentre la chiesa di Santo Spirito, all’interno del monumentale immobile, potrebbe essere riaperta entro l’estate. Ma D’Alfonso, prima di congedarsi, ha chiesto che in tempi brevi sia tenuto un nuovo incontro per concordare un progetto definitivo di utilizzo dell’Abbazia. G.F.