CONSOLE AUSTRALIANO E UFFICIO STORICO ESERCITO ALL’OPEN DAY CAMPO 78
Sarà presente l’ambasciata australiana all’Open Day del Campo78, accogliendo l’invito per la manifestazione che si svolgerà lunedi 22 dicembre a partire dalle 10.30 teso a far conoscere uno dei luoghi della storia sulmonese ai piedi del Morrone. La conferma è arrivata ieri, come spiegano gli organizzatori, in una nota, il gruppo di lavoro per “Una fondazione per il Morrone” , in collaborazione con l’Esercito, con i dipendenti del Mibact e con i volontari delle frazioni. Saranno, dunque, in città il Primo Segretario dell’Ambasciata (la carica diplomatica più alta dopo l’Ambasciatore) Luise Madeleine Smith e l’Addetto Culturale Clelia March Doeve. Nel Campo 78 di Fonte d’Amore, dal 1940 al 1944 sono stati ristretti migliaia di prigionieri del fronte Alleato, appartenenti a diverse nazionalità. Tra questi diversi soldati Australiani che, all’ultimo dato disponibile all’Ufficio Storico dell’Esercito (Marzo 1943), risultano essere 292. Proprio l’Ufficio Storico dell’Esercito ha confermato oggi la presenza di suoi storici all’iniziativa.
Nel progetto della “Una fondazione per il Morrone” il recupero della storia e del legame con i paesi d’origine dei prigionieri rappresenta una priorità: un campo di prigionia, luogo di restrizione e atrocità, può diventare il luogo di incontro di culture e tradizioni diverse, coinvolgendo direttamente gli eredi delle persone coinvolte e i loro stati. Nella geografia del mondo attuale, e per quanto ad ora si sa, sono diciassette le nazioni che hanno avuto dei propri concittadini reclusi nel Campo di Fonte d’Amore. Oltre all’Australia si tratta di: Germania, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Croazia, Polonia, Bulgaria, USA, Canada, Regno Unito, Nuova Zelanda, Francia, India, Pakistan e Sudafrica.