SALVAGUARDIA POLFER APPRODA IN CONSIGLIO COMUNALE

Un ordine del giorno in Consiglio comunale per salvare il posto di Polizia ferroviaria nella stazione di Sulmona centrale sarà proposto, sabato prossimo, dalla capogruppo consiliare di Pronti per cambiare Roberta Salvati. Lo ha annunciato la capogruppo allarmata dalle recenti dichiarazioni del segretario provinciale del Siulp, Fabio Lauri, sulla soppressione del posto Polfer di Sulmona e del posto di Polizia stradale di Castel di Sangro. “E’ fuori da ogni logica che in un territorio montano come il nostro si pensi a sopprimere presidi di Polizia di Stato che tutelano la sicurezza dei cittadini” sottolinea l’esponente di Pronti per cambiare. “La stazione di Sulmona, come nodo di collegamento con Roma, con l’Adriatico e con l’Alto Sangro rappresenta un nodo essenziale nei collegamenti ferroviari – ricorda la Salvati – inoltre la stessa stazione sulmonese, con il polo di manutenzione dei mezzi, conta settanta lavoratori”. Dunque sono diverse e tutte valide le ragioni che dovrebbero sconsigliare la scelta di soppressione del posto Polfer nella stazione del capoluogo peligno. “La pubblica sicurezza nella stazione ferroviaria di Sulmona è di rilevante importanza – continua la consigliera comunale – va evidenziato che i parametri da attuare per una giusta valutazione sono da ricondursi ad un esclusivo fondamento sul reale stato di necessità che ha l’intero indotto ferroviario di Sulmona e del suo circondario.   Con la chiusura del posto Polfer  il risparmio  ha una scarsissima rilevanza in quanto al Ministero dell’Interno la struttura logistica dell’ufficio è a costo zero. Le spese di gestione, riscaldamento, energia elettrica, servizio di pulizia, manutenzione ordinaria e straordinaria sono a carico delle Ferrovie dello Stato”. La Salvati conclude osservando che “la cancellazione del presidio di pubblica sicurezza rappresenterebbe certamente l’ennesima gratuita punizione per un agonizzante territorio che vive quotidianamente in un continuo e patologico stato di necessità”.