PEDONALIZZAZIONE,C’E’ CHI DICE NO.RUFFINI “FUORI I NOMI”
E’ ancora la chiusura del centro storico alle auto al centro di un dibattito che si trascina ormai da trent’anni a Sulmona senza trovare una soluzione che metta d’accordo residenti, commercianti, turisti e cittadini. L’associazione “Insieme Per Il centro Abruzzo”, guidata da Antonio Ruffini, s’infila nella controversia tra commercianti e residenti, schierandosi a favore della pedonalizzazione della zona all’interno delle antiche mura e, con un comunicato stampa, chiede agli amministratori di Palazzo San Francesco di “conoscere nomi e cognomi dei commercianti che si oppongono alla chiusura totale del traffico in Corso Ovidio”. Lo chiede in particolare all’assessore Stefano Goti e ai consiglierei Valerio Giannandrea e Alessandro Lucci, presenti nei giorni scorsi all’incontro che si è svolto a palazzo Mazara, organizzato da Bicincontriamoci, sul piano di mobilità sostenibile (clicca). <Non si spiega come possa esserci una riduzione dell’attività commerciale degli esercizi lungo Corso Ovidio dal momento che già esiste la Ztl> afferma Ruffini.
“La Ztl prevede, infatti, la “chiusura al traffico” dalle ore 10,30 alle 13 e dalle ore 17,30 a mezzanotte pertanto, poiché gli esercizi commerciali sono aperti dalle ore 9 alle ore 13 per riaprire nel pomeriggio dalle ore 16,30 alle ore 20 non si capisce come un’ora e mezza al mattino e un’ora al pomeriggio possa compromettere la loro attività. Mentre negli intervalli più importanti per la vendita che corrispondono a quelli in cui è in vigore la Ztl il Corso è chiuso al traffico>. Continua Ruffini, commentando che <la cittadinanza residente e non ha diritto di conoscere chi sono coloro che scrivono le lettere di protesta ogni volta che l’Amministrazione Comunale annuncia di voler decidere di realizzare l’isola pedonale nel centro storico. Non è possibile> conclude <che la prepotenza e gli interessi di pochi prevalgano sui benefici e gli interessi di tanti onesti quanto sfiduciati cittadini che vorrebbero più bella la loro città, più vivibile la loro esistenza e più tutelato il loro patrimonio artistico e monumentale.>