CHIUDE GUARDIA MEDICA, CAMPOGIOVESI PROTESTANO ALL’ EMICICLO. BRUCIATE SCHEDE ELETTORALI
Un centinaio di abitanti di Campo di Giove hanno protestato duramente questa mattina, contro la chiusura della guardia medica in paese, davanti palazzo dell’Emiciclo all’Aquila, in cui era in corso il Consiglio regionale. Tra grida e urla qualcuno ha distrutto anche le tessere elettorali bruciandole e lanciandole. Anziani, ragazzi, associazioni, con a capo il comitato di cittadini “pro guardia medica”, che da giorni alza lo voce, nato la scorsa primavera quando gli abitanti alzarono la voce agitando le schede elettorali sotto il naso del governatore regionale alla fermata del “Treno dei Parchi”m su cui Giunta e Presidente erano a bordo (clicca). Dopo una riunione tenuta ieri sera tra l’amministrazione comunale e l’assessore regionale alla sanità, questa mattina il sindaco Giovanni Di Mascio, insieme a un Consigliere comunale e a una delegazione del Comitato hanno incontrato nuovamente l’assessore Silvio Paolucci. <L’unico dato certo è la chiusura della guardia medica il 30 novembre prossimo> ha commentato il primo cittadino, riferendosi alla comunicazione arrivata in Comune dalla Asl nei giorni scorsi. <La proposta dell’assessore Paolucci è stata quella di un’ambulanza medicalizzata dal 1 dicembre in servizio dalle 20 alle 8 e un servizio per 6 mesi l’anno, nel periodo turistico, di guardia medica> ha spiegato il sindaco, sottolineando, però, che <si attende l’ufficialità in merito>. Si passa, dunque, da un sistema di continuità a uno di emergenza. <E’ un’ipotesi che riteniamo accettabile> afferma Di Mascio,( che nei giorni scorsi aveva tentato di smorzare le polemiche) in quanto, spiega <fino ad ora il servizio di urgenza è stato garantito dall’ambulanza del 118 che arrivava da Sulmona, mentre ad oggi avremmo un servizio notturno con ambulanza e medico a bordo. E per noi la priorità è garantire l’emergenza>. Usa, però, il condizionale il sindaco. Al momento ancora non si riscontra la presenza in paese di un’ambulanza medicalizzata (dovrebbe partire dal 1 dicembre). Se per il sindaco non è questa una soluzione del tutto negativa, non sono dello stesso parere i componenti del comitato che, di ritorno dall’Aquila, dopo essersi calmati e aver ammainato striscioni in cui ribadivano <la continuità assistenziale non si tocca>, si definiscono <delusi>, pronti a continuare la battaglia, perchè leggono questa <decisione> come <promesse e chiacchiere>, interpretando non come un risparmio di costi il taglio della guardia medica. Probabile che prima della fine della settimana si terrà un tavolo tra il manager della Asl Silveri, una delegazione del Comitato, un rappresentante dell’amministrazione comunale e uno della Regione.