VIOLENZA SULLE DONNE, AUMENTATI CASI NELLA VALLE PELIGNA. 25 NOVEMBRE, LE INIZIATIVE TARGATE HORIZON

Dall’inizio dell’anno ad oggi sono 63 le segnalazioni e 42 le donne accolte nella Casa delle Donne a Sulmona (unica struttura di accoglienza temporanea protetta in Abruzzo creata nel 2005) e nel centro antiviolenza “La Libellula” (sportello di ascolto con consulenza psicosociale e legale per donne vittime di violenza istituito nel 2008 dalla Comunità Montana Peligna), entrambi gestiti dalla cooperativa Horizon Service. Un’aumento del 34% rispetto alle segnalazioni del 2013 e del 20% di quelle prese in carico.  110 le richieste di ingresso di donne sole o con figli in dieci anni, nella struttura protetta sono state ospitate 30 donne e 34 minori, mentre nel centro antiviolenza in quattro anni sono state prese in carico 179. 20 anni l’età media, dalla più giovane di 24 anni alla più grande di 54 anni, tra cui l’85% di nazionalità italiana e il 15% straniera. il 76% risiede a Sulmona e nei comuni ricadenti nella competenza della Comunità Montana Peligna, il 6% nell’ambito della Comunità Montana Alto Sangro e il 15 % proveniente dal resto della regione e il 3% da fuori Abruzzo.Nell’88% dei casi l’autore della violenza è il partner o l’ex, mentre il 9% dei casi si tratta di un familiare o un conoscente, solo il 3% riguarda violenza commessa da estranei. Nel 93% dei casi le donne subiscono violenza psicologica, nel 69% fisica, nel 36% dei casi subiscono violenza economica e nel 45% stupro. Il 32% dei figli sono vittime di violenza diretta.

Tante le iniziative messe in campo a Sulmona in questi giorni per celebrare il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulla donna. Non una festa, ma una commemorazione delle tante, troppe vittime della violenza e del femminicidio. Come è stato ribadito più volte questa mattina nell’evento di apertura, al cinema Pacifico, della manifestazione organizzata dalla Horizon Service Società Cooperativa Sociale di Sulmona che, aderendo alla Campagna Nazionale Posto Occupato, in ogni luogo in cui si sono svolti gli eventi in programma ha simbolicamente  occupato un posto, quello per tutte le donne vittime di violenza. Presenti l’assessore comunale Enza Giannantonio, il presidente della cooperativa Horizon, Gennarino Settevendemmie, la dirigente scolastica del Polo Umanistico, Caterina Fantauzzi, il comandante dei carabinieri, i presidenti di diverse associazioni come Voci di Donna, Inner wheel. In platea gli studenti dell'”Ovidio”, che hanno applaudito  i liceali del Classico (III A)  vincitori del concorso di comunicazione sociale promosso nell’ambito del Progetto “Donne al Centro”, durato due anni e sostenuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità. Cinque gli spot proiettati sul grande schermo della sala di via Roma, realizzati dai ragazzi, in cui hanno interpretato cosa vuole dire per una donna subire violenza e trovare la forza per uscirne. “I lividi fanno male anche quando non ci sono più”. E’ il titolo dello spot con cui i  liceali che hanno avuto la meglio su una quarantina di video sono stati  Christopher Del Signore, Simonetta Federico, Lorenzo Marsicola, Alessandro Pizzoferrato, Valentina DI Marco. 

Appuntamento poi nel carcere di via Lamaccio, in cui è stato ospitato un evento di riflessioni sul tema della violenza di genere tra i detenuti e le operatrici de “La Casa delle Donne” e de “La Libellula”, i due servizi della Horizon Service dedicati alla tutela delle vittime. I detenuti interpretano alcune opere originali – poesie e testi teatrali – da loro stessi elaborati, nell’ambito di un progetto realizzato in collaborazione con l’Associazione “Idee in Movimento”, associazione che lavora all’interno del carcere; alcuni scritti sono stati già pubblicati a cura della Fondazione Doppia Difesa, costituita daMichelle Hunziker e Giulia Bongiorno, “la cui prima finalità è quella di aiutare le vittime a uscire dal silenzio”. Fino alle 20 nel Centro Storico della città, al via la campagna di sensibilizzazione itinerante “donne in movimento”, le operatrici del Centro Antiviolenza “La Libellula”, stazionando con un pulmino in vari punti della città, dialogheranno con chi vorrà essere informato e distribuiranno materiali utili alla conoscenza del delicato tema. In contemporanea, nella Rotonda di San Francesco della Scarpa, ed in serata anche al Soulkitchen Sulmona,saranno proiettati in modalità continua gli spot sociali realizzati dagli studenti del Polo Umanistico “Ovidio” di Sulmona: i ragazzi sono impegnati da due anni a collaborare con le operatrici del Centro Antiviolenza “La Libellula” in varie attività formative nell’ambito del Progetto Ministeriale “Donne al Centro”. Dalle 21 alle  23, al Cinema Teatro Pacifico andrà in scena lo spettacolo teatrale “Chiamarlo amore non si può” a cura della Compagnia Teatrale “Arianna”.

Per sostenere ed aiutare le vittime della violenza, a Sulmona i centri sono dotati di equipe di psicologi, avvocati e sociologi e strutture di accoglienza. Sono luoghi in cui le donne in difficoltà o vittime di violenze fisiche e psicologiche possono sentirsi parte integrante di un mondo, senza avvertire il senso di solitudine. Posti in cui non vengono fornite soluzioni pronte per l’uso, ma un sostegno specifico con strategiche informazioni affinchè ogni donna possa trovare risposte adeguate alla sua situazione, così da recuperare la propria autostima e poter essere reinserita nella società e nel lavoro.

 

 

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