CINGHIALE CARICA E FERISCE AGRICOLTORE E CACCIATORE
Era andato a controllare il campo di mais, ieri mattina, un allevatore di Ofena, per vedere la maturità del prodotto per poi programmare il raccolto, quando è stato aggredito da un cinghiale di grossa taglia intrufolatosi nel campo nonostante la recinzione elettrica. L’’uomo, D.D.R., incuriosito dall’abbaiare del cane, si sarebbe avvicinato trovandosi di fronte il cinghiale che gli si è scagliato contro come una catapulta, caricandolo a testa bassa e ferendolo. La fortuna ha voluto che tutto si sarebbe svolto a pochi metri dal suo operaio, il quale è subito intervenuto avendo con se una grossa ascia con la quale ha spaventato il cinghiale che si è dileguato nuovamente nel campo, facendo perdere le sue tracce. L’agricoltore è stato trasportato subito al pronto soccorso dell’ospedale di Popoli, riportando ferite guaribili in sette giorni. Successivamente sono intervenuti dei cacciatori della zona, ma anche uno di loro è stato caricato dal cinghiale e ferito. Il cacciatore sarebbe entrato nel campo con il cane per stanare l’animale, senza l’arma, in quanto pericoloso sparare dentro il campo coperto dalle piante di mais. A raccontare l’episodio Dino Rossi, presidente del Cospa Abruzzo, il quale commenta sostenendo che <gli agricoltori non ce la fanno più: continuano a ricevere danni che a stento vengono ripagati e la politica resta a guardare. La stessa cosa è capitata a me l’estate scorsa> aggiunge <quando recatomi sul campo di orzo, fui aggredito da un cinghiale. Non siamo più padroni dei nostri terreni e dei nostri raccolti: è ora di finirla>.