CAMERATA MUSICALE, SUBLIME CONCERTO DELL’ORCHESTRA ACCADEMICA MOZART AL PACIFICO

Centocinquanta anni di musica eseguiti e raccontati attraverso la bellissima arte musicale di Alessandro Ignazio Marcello, Wolfgang Amadeus Mozart e Franz Joseph Haydn ieri pomeriggio al Cinema Teatro Pacifico di Sulmona per il quinto concerto della 62° stagione concertistica della Camerata Musicale Sulmonese. Un excursus a partire dalla musica barocca, dove il filo conduttore è stato l’oboe, magistralmente suonato dal maestro Lucas Macías Navarro, Direttore e oboe solista, accompagnato dall’Orchestra dall’Accademia Mozart, ritrovo di giovani musicisti di talento, nata all’interno della “Regia Accademia Filarmonica” di Bologna, fondata nel 1666.

L’evento è stato inaugurato con la Sinfonia mi bemolle maggiore K16 di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791). L’opera è la prima Sinfonia del genio salisburghese, composta a Londra nel 1764 quando Mozart aveva appena otto anni. In questa occasione il giovane musicista conobbe il figlio di Bach, Johann Christian (1735-1782), stimato direttore d’opera e sinfonista.

L’influenza di quest’ultimo è evidentissima in questa composizione. Innanzi tutto, per l’utilizzo del clavicembalo (strumento tipico barocco) che il musicista salisburghese tenderà ad abbandonare nel corso degli anni, poi per la scioltezza ritmica e la vivace invenzione melodica di derivazione operistica. La sinfonia ha una struttura molto semplice e, sin dall’Allegro iniziale, tutto si svolge con estrema chiarezza, secondo il gusto strumentale italiano di cui Johann Christian Bach era estimatore e promulgatore.

Da notare anche il numero della composizione: è la K16. Se si pensa che, l’ultima creazione di Mozart, ovvero il Requiem, corrisponde alla K622, si può ulteriormente capire la freschezza ma anche l’estrema originalità e genialità di quest’opera, dalla quale emerge un graduale ma definitivo allontanamento dal mondo compositivo fino ad allora in auge.

Dopo il famosissimo compositore austriaco, gli spettatori sulmonesi hanno avuto la straordinaria opportunità di ascoltare il Concerto in re minore SF. 935 di Alessandro Ignazio Marcello (1673-1747), musicista veneto poco conosciuto al grande pubblico ma estremamente raffinato e capace. Il suo concerto si distingue per le parti solistiche e per la loro essenzialità. Il secondo movimento del concerto l’Adagio, toccante e malinconico, è stato utilizzato nella colonna sonora del famosissimo film “Anonimo Veneziano” del 1970. Alessandro Ignazio Marcello è considerato dalla critica l’ultimo rappresentante del canone classico del concerto barocco.La seconda parte di questo breve ma ricchissimo concerto, è stata interamente dedicata a Franz Joseph Haydn (1732-1809). Di nuovo un musicista austriaco, uno dei maggiori del XIX secolo, ritenuto il padre della sinfonia e del quartetto d’archi.

Del compositore viennese è stata eseguita la Sinfonia n° 44 in Mi minore “Trauer Symphonie”, ovvero la “Sinfonia lugubre” composta nel 1772. La Sinfonia n°44 non è per nulla lugubre, come descrive il titolo. Il motivo per cui ha ricevuto questo appellativo, può essere ricondotto ad una dichiarazione del compositore stesso il quale, molti anni dopo averla composta, affermò di desiderare che la Sinfonia, ed in particolare il suo Adagio, lo accompagnassero il giorno dei suoi funerali.In quest’opera di Haydn, gli ascoltatori sono stati trasportati in un deciso clima Sturm und Drang, con una sottile vena di inquietudine, passione e contrasto, soprattutto tra il primo e secondo tema, dove le varie sezioni dell’orchestra hanno raggiunto lo scopo di costruire un’armonia più complessa.L’Orchestra dall’Accademia Mozart ha dimostrato pregevoli capacità tecniche ed interpretative, conferendo all’insieme del concerto una sonorità dinamica, calda e morbida, combinata ad una notevole precisione e scioltezza dei giovani esecutori.Tutto il concerto ha avuto l’indispensabile e, mai come in questo caso, tangibile affiatamento tra orchestra e direttore solista: il suono fresco e preciso di questa formazione ha permesso a Lucas Macías Navarro di esaltare tutte le caratteristiche musicali e melodiche delle composizioni proposte.Il pubblico entusiasta, dopo un lungo applauso, è riuscito ad ottenere un bis acclamato, concesso con l’esecuzione del terzo tempo della sinfonia di Mozart, proposta all’apertura del concerto.

PROSSIMO APPUNTAMOLYMPUS DIGITAL CAMERAENTO

Il prossimo evento della Camerata Musicale Sulmonese è sicuramente uno degli imperdibili di questa stagione. Domenica 23 novembre alle ore 17:30, presso il Teatro “Maria Caniglia” di Sulmona, sarà rappresentata LA BOHÉME, opera lirica in quattro atti di Giacomo Puccini su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa. Sul palco si esibiranno il Coro dell’Opera di Parma, diretto dal maestro Emiliano Esposito e l’Orchestra Sinfonica “Cantieri d’Arte” di Reggio Emilia, diretta da Stefano Giaroli. Le luci sono affidate al maestro Luciano Pellicelli, le scene e costumi ad “Artescenica” di Reggio Emilia. Il tutto per la per la regia del maestro Pierluigi Cassano.nPer informazioni e prenotazioni sul’eccezionale evento e sull’intera stagione concertistica rivolgersi alla sede dell’associazione in Vico dei Sardi 9 (tel. 0864-212207) oppure visitare il sito www.cameratamusicalesulmonese.it

Lucrezia Daniele

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