ASSENZE INGIUSTIFICATE SUL LAVORO, PROSCIOLTO CUSTODE DEL CIMITERO
Era stato accusato di truffa aggravata per non aver timbrato il cartellino d’uscita, assentandosi da lavoro per tre volte. E’ arrivata oggi la sentenza del giudice per le udienze preliminari che ha prosciolto il custode del cimitero, dipendente comunale, perché il fatto non sussiste. Le assenze ingiustificate sul posto di lavoro, che a Guerino Paolini erano state contestate, per il gup, applicando le direttive della Cassazione, non avrebbero causato danno all’ente. 170 minuti in totale che, in termini economici, corrispondono a un guadagno di 74,81 euro in busta paga. Il legale, Alberto Paolini, ha difeso il custode del cimitero sostenendo, durante l’arringa, che la mancata vidimazione del cartellino è stata dovuta a una dimenticanza, data dal fatto che il suo cliente si era assentato da lavoro per sbrigare pratiche per lo stesso ente, sostenendo, inoltre, che dai calcoli emersi, l’uomo vantava anche delle ore di straordinari mai considerati.