QUADRO DI SERAFINI DAL POLO MUSEALE ALL’AULA CONSILIARE

Presto il ritratto di Panfilo Serafini storico, filosofo, patriota, politico e letterato del Risorgimento sarà collocato  e custodito nell’aula consiliare di palazzo San Francesco, in coincidenza con il 150° anniversario della scomparsa dell’illustre sulmonese. Serafini nacque nel capoluogo peligno il 23 agosto 1817 e qui si spense l’11 novembre 1864. Per la sua fede nell’Italia unita e indipendente Serafini venne arrestato dalle autorità borboniche e condannato a venti anni di carcere. Un ordine del giorno, per il trasloco del ritratto, dalla Pinacoteca comunale, nel complesso museale di S.Chiara, dove adesso è custodito, nell’aula del Consiglio comunale, è stato approvato all’unanimità nell’ultima seduta consiliare. L’ordine del giorno è stato proposto dalla consigliera comunale Roberta Salvati. “Il prezioso ritratto è opera del famoso artista Teofilo Patini, originario di Castel di Sangro e venne dipinto nel 1867” ha ricordato Roberta Salvati. Lo stesso Patini, assai legato alla figura del sulmonese, ebbe ad esprimere il desiderio che quel dipinto venisse collocato “in una delle migliori sale comunali, perchè il soggetto di questo quadro è degno di culto cittadino”, come ricorda il critico d’arte Cosimo Savastano. “Proprio ieri, nel giorno della seduta consiliare, abbiamo commemorato l’anniversario della scomparsa del nostro illustre concittadino – ha precisato la consigliera comunale – da qui l’iniziativa di collocare nell’aula consiliare il ritratto di Panfilo Serafini, un obiettivo sostenuto dalla omonima associazione culturale e da uomini di cultura della nostra città che da ieri ha raccolto anche il consenso unanime dell’assise civica”. Adesso il sindaco Giuseppe Ranalli e gli uffici competenti, oltre naturalmente la consigliera proponente l’ordine del giorno, s’impegneranno ad avviare e completare l’iter di trasferimento del quadro nell’aula consiliare. Dovranno infatti essere approntate tutte le misure di tutela e assicurazione del prezioso dipinto. In questo modo Panfilo Serafini sarà consacrato tra i simboli della città e il suo ritratto si renderà agevolmente visibile ad ogni cittadino.

 G.F.