COGESA, MINORANZA CHIEDE CONSIGLIO STRAORDINARIO (video)

SULMONA  – L’opposizione invoca le dimissioni dell’assessore ai Servizi e accusa il sindaco di “atto riprovevole e infame” per aver scaricato le sue colpe sui tecnici comunali. La convocazione del consiglio comunale in seduta straordinaria è stata chiesta oggi dai capigruppo di minoranza sul caso Cogesa. Durissimo l’attacco mosso all’amministrazione comunale dalle opposizioni, che hanno chiesto le dimissioni dell’assessore ai Servizi, Stefano Goti, oltre alle aspre critiche rivolte al sindaco Giuseppe Ranalli. “La nostra valutazione della vicenda porta il segno di una preoccupazione estrema – ha esordito il consigliere comunale Gianfranco Di Piero – in commissione e in aula consiliare avevamo dichiarato le nostre perplessità sull’affidamento del servizio rifiuti al Cogesa, ma non siamo stati ascoltati, adesso tutti i nodi vengono al pettine e a pagare le conseguenze di tutto sono i lavoratori cui è stata promessa la stabilizzazione occupazionale e la città ancora priva di un efficiente servizio”. Di Piero ha ricordato che anche la relazione posta a premessa dell’accordo, priva del placet dei dirigenti, era un segnale abbastanza chiaro, sottovalutato dagli amministratori comunali. “Il pressapochismo e la superficialità dell’amministrazione comunale hanno determinato questa vicenda” ha concluso Di Piero. Più duro ancora è stato il consigliere Mimmo Di Benedetto. “E’ solo riprovevole che il sindaco convochi una conferenza stampa per addossare ogni responsabilità del caso ai soli dirigenti del Comune – ha dichiarato Di Benedetto – il comportamento dell’amministrazione comunale non solo è riprovevole ma anche infame, perché si è mentito, non dicendo come siano andate le cose ma scagliandosi solo contro i dirigenti, un fatto mai accaduto prima d’ora”. Il consigliere Alessandro Lucci si è detto amareggiato invece dal fatto che il sindaco, ad inizio mandato, aveva puntato al riordino amministrativo del Comune e ad una riqualificazione del personale ed “ora questi obiettivi sembrano allontanarsi, forse destinati a svanire del tutto”. Secondo il consigliere Luigi La Civita “il caso Cogesa è l’ennesima dimostrazione dell’incapacità amministrativa della giunta Ranalli”. Per il capogruppo di Forza Italia “il sindaco è schizofrenico ed inventa di aver trovato le carte dei dirigenti sotto la sua porta, in realtà è preoccupato solo del consenso da acquisire dai cittadini, fa solo parate”. La Civita non ha escluso l’ipotesi di un intervento della magistratura su questa vicenda. Infine per il consigliere Alessandro Pantaleo “il caso Cogesa è l’ennesima triste storia di questa amministrazione comunale e il sindaco insieme all’assessore Goti portano tutta la responsabilità della stabilizzazione mancata dei lavoratori”. Pantaleo, ritenendo che la ricostruzione dei fatti offerta dal sindaco sia “totalmente falsa”, si è augurato che in consiglio comunale sia fatta piena chiarezza, a beneficio dei cittadini che attendono risposte concrete dagli amministratori comunali. Intanto continua a sollevare dubbi anche l’atteggiamento dei tecnici interessati al caso, il dirigente Amedeo D’Eramo e la funzionaria Maurizia Di Massa. Infatti i due tecnici erano presenti alla conferenza stampa del sindaco che il 28 ottobre annunciava l’attivazione del servizio del Cogesa per il primo di novembre. Fino a quel momento quindi tutto sembrava andare per il verso giusto e nessuno aveva adombrato dubbi sulla legittimità del contratto. Particolari affiorati solo successivamente, alla notizia dei ricorsi, peraltro previsti, formalizzati da Undis e Am servizi. Inoltre, senza il consenso del sindaco, che pure ha chiamato in causa i tecnici nella conferenza stampa del primo novembre mattina, D’Eramo e Di Massa hanno diramato un comunicato stampa, contrariamente alle consuetudini di riserbo imposte al personale amministrativo del Comune. Anche questo aspetto della vicenda andrà chiarito, per lo stesso dovere di trasparenza imposto agli amministratori comunali.

 G.F.

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