DI IANNI ALLA MAGGIORANZA, E’ POLEMICA

Non accennano a placarsi le polemiche sul caso del consigliere comunale di “Popolo di Sulmona”, Enea Di Ianni, già vice sindaco nella giunta di centrodestra, che lunedi scorso ha annunciato (clicca) ufficialmente di sostenere il sindaco Giuseppe Ranalli. Le frecciate più acute contro la scelta dell’ex vice sindaco vengono dai suoi amici di un tempo, quello di Forza Italia e del Pdl. “Non posso accettare né condividere questa scelta e ne prendo subito le distanze” ha protestato Lorenzo Fusco, ex assessore comunale alla Cultura e compagno di “squadra” dell’ex vice sindaco. Ricordando l’appoggio pieno offerto a Di Ianni, candidato sindaco del Popolo di Sulmona nelle elezioni dell’anno scorso, Fusco ha accusato l’ex vice sindaco di “un atteggiamento di cattivo gusto e di pessimo insegnamento per i giovani che si avvicinano alla politica, un’assurdità”. Fusco, amareggiato dalla scelta dell’ex candidato sindaco, ritiene adesso indispensabile che Di Ianni abbandoni il movimento civico “Popolo di Sulmona” dopo aver compiuto solo giochi di potere. “Ma la politica non è un gioco – ha concluso Fusco – è un fatto di lealtà”. Critico sul caso Di Ianni anche il movimento civico Sbic che accusa il sindaco ed il centrosinistra di continuità con il recente passato. “Se critichiamo con fermezza l’amministrazione Ranalli è perché per sostenere il proprio vuoto va a cercare la continuità nel vuoto precedente” ha spiegato Alessandro Lucci, consigliere comunale Sbic. “E non solo in Consiglio Comunale ma anche nelle stanze e nei corridoi di palazzo San Francesco, dove si incontrano sempre le stesse facce che entrano ed escono da quello e da quell’altro ufficio… Questa è la vera continuità – ha lamentato Lucci – fatta sì di vuoti,quantomeno di quelli culturali, ma anche di appalti, assegnazioni, lavori, lavoretti, pizzi e vecchi merletti, pacche sulle spalle” E poi riprende Lucci, con garbata ironia che
“Neanche il “fabiopeppinismo” però stupisce più di tanto e sicuramente non ci coglie di sorpresa, come non ci sconcerta l’atteggiamento dei partiti monocellulari, tramandati dai padri ai figli”. Secondo Sbic la vera nota triste, in questa vicenda, è rappresentata soprattutto dalla bandiera dei giovani, tanto sventolata dal sindaco Giuseppe Ranalli ed ormai ammainata. “Inoltre con l’ingresso nella maggioranza di Di Ianni, già vice sindaco nella precedente giunta di centrodestra, è stata sancita la continuità con la precedente amministrazione, così aspramente criticata dall’allora consigliere “Peppino  dei Valori” – ha concluso Lucci – Sulmona Bene in Comune rifiuta questo modo di fare politica, e ribadisce la necessità  di avere un colloquio con i sulmonesi e, per questo, continuerà il suo ruolo di portavoce in Consiglio Comunale di tutte le istanze non ascoltate, di “poco interesse”, di grammatiche alternative, di volontà delle minoranze delle minoranze”.

 Giuseppe Fuggetta