DALLA MINORANZA ALLA MAGGIORANZA, DI IANNI SPIEGA PERCHE’

<Nel giugno 2013 dopo l’elezione del sindaco del Comune di Sulmona, Giuseppe Ranalli, e la successiva lettura del programma di mandato, l’indicazione di obiettivi da raggiungere in continuità con l’amministrazione precedente, ci ha portato a votare la fiducia per la nuova amministrazione. Oggi a un anno dall’insediamento dall’insediamento a Palazzo San Francesco quegli stessi obiettivi sono ancora da raggiungere. La determinazione di sostenere in consiglio comunale il sindaco Ranalli da parte de “il popolo di Sulmona” muove dall’intendimento, mai celato, di evitare alla città di Sulmona il vuoto amministrativo e di scongiurare, per quanto possibile, a distanza di poco più di un anno, il ritorno a una gestione commissariale che ci sembra quanto mai inopportuna e non certo utile ai bisogni palesi che la nostra città evidenzia.>. E’ così che ha cominciato il suo intervento in aula consiliare questa sera il Consigliere Enea Di Ianni, ex vicesindaco della precedente Giunta di centrodestra, ufficializzando il passaggio alla maggioranza di centrosinistra (CLICCA).

un sostegno che si fonda sull’impegno, condiviso e sottoscritto dalle parti, di operare una sollecita rivisitazione e integrazione del programma di mandato enucleando, concordemente, le priorità operative per le quali impegnare energicamente l’azione amministrativa in tempi ben definiti. Ed è per questo che in consiglio comunale ci adopereremo affinché questa azione si concretizzi. Abbiamo la necessità, tutti, di raggiungere subito alcuni obiettivi. Per noi del gruppo de “Il popolo di Sulmona” è una scelta di responsabilità civica, perfettamente in linea con le finalità statutarie: “…fornire il proprio contributo alla vita politica cittadina e alle fondamentali scelte amministrative, confrontandosi con movimenti, partiti, singoli esponenti operanti nelle diverse istituzioni e anteponendo sempre la soluzione dei problemi e le scelte operative alle appartenenze, il bene pubblico agli interessi particolari”. Il bene pubblico, al momento> continua Di Ianni <ci é sembrato fosse cercare di dare risposte con fatti e non con parole alla nutrita lista di domande che i sulmonese di ogni età, ceto, colore politico e credo religioso si pongono e che nascono dall’osservazione quotidiana di quanto accade intorno a noi. C’è, ed è palpabile una crisi economico-occupazionale che, se tocca l’intero Paese, nel nostro contesto cittadino ha fiaccato tutti i settori sociali spegnendo spirito di iniziativa, ottimismo e intraprendenza imprenditoriale; gli effetti del terremoto del 2009, sono purtroppo ferite ancora aperte, non curate: strutture danneggiate, nuclei familiari ancora in attesa di poter rientrare nelle proprie abitazioni, immobili che attendono interventi dovuti e urgenti, edifici pubblici da mettere in sicurezza come scuole e ospedale,centro storico tutto da tutelare. La continua precarietà di taluni servizi fa sì che interventi essenziali e fondamentali come nettezza urbana, verde pubblico, trasporti pubblici, siamo ridotti al minimo storico, non rendendo di certo, un buon servigio alle bellezze e alla vivibilità della nostra cittadina. Il bisogno sociale di sostegno é una domanda ricorrente che non viene più solo dalle fasce più deboli della popolazione, si va arricchendo sempre più della voce dei nuovi deboli, dei disoccupati e inoccupati, dei tanti giovani che pure avrebbero diritto a sperare almeno in percorsi di sostegno lavorativo e occupazionale. Il nostro impegno civico é finalizzato a questo> conclude Di Ianni <provare a dare qualche risposta concreta alle domande di tanti impegnandoci, insieme a tutti gli altri, nel prendere decisioni, attivare percorsi e condividere le responsabilità.>