ALPINISTA SULMONESE RACCONTA LA CONQUISTA DEGLI OTTO MILA SUL CHO OYU

Partito il 30 agosto (clicca) da Fiumicino alla volta di Katmandu Italo Fasciani,  veterinario sulmonese, ha conquistato gli “ottomila metri” lo scorso 2 ottobre.  ”Il mondo lassù è rotondo, t’accorgi proprio che è una sfera”. E’ tra i ricordi di quegli attimi a 8,200 metri sul Cho Oyu in Himalaya. Tra i souvenir c’è la foto con la bandierina dei suoi veri ‘sponsor’: ”Mia miglia Patrizia e mio figlio Antonello”, aveva detto appena tornato da quella ”formidabile esperienza”. Giovedi sera, in una conviviale nella sua Sulmona, organizzata dal Panathlon, l’alpinista cinquantenne ha raccontato emozioni, sacrifici e ostacoli per affrontare la grande scalata. “Le difficoltà maggiori – ha spiegato – sono state rappresentate dalla quota perché ad 8000 metri c’è più o meno 1/3 dell’ossigeno presente a livello del mare e si fa grande fatica a respirare, camminare ed anche a stare fermi”. La passione per la montagna affonda le origini nell’infanzia, da quando aveva dieci anni non si è mai spenta. “Sono tre anni” ha affermato “che era nei miei progetti scalare una delle quattordici vette al mondo che superano la quota degli 8000 metri. In tutto questo periodo ho svolto un’intensa preparazione e concentrando tutto sull’acclimatazione, che mi ha permesso di raggiungere la cima”.

A confrontare l’alpinismo odierno con quello del passato ci hanno pensato Antonio Tansella, Giulio Giampietro e Geppino Madrigale, sulmonesi protagonisti 28 anni fa di “Himalaya 86 – Abruzzo Peak”, raggiungendo una vetta himalayana a 7000 metri in 40 giorni.“Raggiungere gli ottomila metri”  ha commentato Madrigale  “è come una gara olimpica. Per noi Italo è come se avesse gareggiato ad un‘Olimpiade”. Un risultato  così grande ed un’esperienza sicuramente da ripetere. “Mi piacerebbe – ha concluso – ritornare dalle parti dell’Himalaya. Prima di chiudere la carriera un’altra volta dovrò riprovarci”.

“Il Panathlon” ha spiegato il presidente del club locale, Gianluca Lanciano, “aveva già programmato una serata sull’alpinismo grazie ai contatti presi con i tre protagonisti di Abruzzo Peak. Successivamente è stato deciso di mettere la ciliegina sulla torta attendendo il rientro di Italo Fasciani.

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