A SULMONA PER VEDERE UN FILM AL CINEMA TOCCA FARE 70 CHILOMETRI

Per vedere un film al cinema a Sulmona tocca fare circa una settantina di chilometri, raggiungendo  Chieti o  Pescara, tra le città più vicine, che dispongono di moderne multisala.  <Sulmona si trova a vivere l’incredibile situazione di non possedere, a dispetto della popolazione,  una sala cinematografica in attività, con i cittadini costretti a recarsi fino a Pescara per vedere un film> afferma il portavoce di casapound Alberto  Di Giandomenico, cavalcando l’onda di un malcontento dilagante in città soprattutto in questi periodi, in cui il maltempo ci mette del suo suscitando, maggiormente, il desiderio di vedere film sul grande schermo o di trascorrere una domenica pomeriggio al cinema. Intanto in città ci si organizza in gruppi, avvalendosi soprattutto dei social network, per riunire appassionati di cinema e preparare le “spedizioni” alle multisala, al fine così di ridurre anche i costi del viaggio, tra benzina e autostrada.
 Annunci arrivano dagli inquilini di Palazzo San Francesco, che, dopo la riapertura del Piccolo Teatro di via Quatrario, promettono che il prossimo passo sarà occuparsi del caso “Pacifico”, il cui schermo non proietta più, regolarmente, ormai da anni, salvo qualche eccezione o festival cinematografici. Struttura storica quella di via Roma che necessiterebbe di una serie di interventi di ristrutturazione, soprattutto per l’impianto di digitalizzazione e per le poltrone, scomode e obsolete. Tempi sicuramente più brevi, invece, per l’attesa della riapertura della multisala di Corfinio, Igioland, che probabilmente entro Novembre tornerà a proiettare film.
Una questione questa di una città priva di cinema che Casapound, infila in una nota nel criticare l’amministrazione comunale per l’assenza di politiche culturali, attaccando su quella che definisce una <decadenza culturale e sociale>, ecco, dunque, che Di Giandomenico propone <per arrestare questo progressivo declino, una scossa positiva: l’istituzione di una consulta delle varie associazioni attive in ambito culturale in città, cui affidare il compito di coordinare e valorizzare le singole iniziative così da stabilire una rete culturale integrata. Solo affidando la sua gestione degli eventi culturali a persone competenti e realmente interessate> commenta in chiusura della nota  <la cultura potrà tornare ad avere la centralità che le spetta nella vita della nostra cittadina>.