SEQUESTRO SCUOLA, PRESIDE CHIEDE TRASFERIMENTO ALL’ITIS. PROVINCIA FIRMA ORDINANZA CHIUSURA
SULMONA – Ha chiesto la chiusura dell’intero edificio scolastico e il trasferimento degli studenti all’Itis di Pratola il preside del Polo Scientifico di Sulmona, Massimo Di Paolo, a poche ore dal sequestro avvenuto questa mattina dalla Guardia di Finanza di una parte dell’istituto “De Nino” – “Morandi” (clicca), che comprende ragioneria e geometra, già cantiere aperto e privo dei ragazzi i quali, invece, questa mattina, hanno regolarmente seguito le lezioni nell’altra parte, quella che si affaccia su via Micarelli. “La chiusura immediata della scuola a fronte di ogni incertezza e perplessità e l’individuazione di una struttura unica per accogliere tutta la popolazione scolastica ospitata nell’edificio considerato poco sicuro per gli studenti” afferma il dirigente, dopo aver letto la relazione, in cui gli esperti nominati dalla Procura dell’Aquila hanno consigliato al presidente della Provincia dell’Aquila e al sindaco di Sulmona di trovare una soluzione alternativa all’attuale sede che ospita circa 320 studenti. Proprio pochi minuti fa è stata firmata l’ordinanza di chiusura dell’intero edificio scolastico, dal dirigente provinciale. Domani stop alle lezioni e trasloco dal prossimo lunedi.
Gli interventi sull’ala, sequestrata questa mattina, avrebbero creato dei problemi di stabilità, sempre secondo i Ctu della procura, anche a quella occupata dagli studenti. “La soluzione più idonea”, afferma Massimo Di Paolo, “è l’accoglimento temporaneo presso l’Itis di Pratola Peligna che possiede già laboratori e spazi per creare tutto il settore tecnico e tecnologico”. Avviati già raccordi istituzionali da parte del preside con il sindaco di Sulmona e con la vice presidente della provincia dell’Aquila Antonella Di Nino per l’attuazione di un piano di intervento efficace e tutelante del corso di studi degli allievi degli istituti scolastici De Nino – Morandi.
Sopralluoghi immediati già in queste ore nella scuola di Pratola per verificare tecniche se il piano superiore potrà ospitare le 19 classi. E’ stata interessata anche l’Arpa per aumentare le corse per trasportare gli studenti a Pratola. “Le istituzioni sono accorse e sono vicine alla scuola con forte senso di responsabilità”, aggiunge Di Paolo, “e una partecipazione attiva per la risoluzione dei problemi. Nello stesso tempo anche il personale della scuola è pronto a qualsiasi revisione e riprogrammazione del piano di studi per non intaccare il valore e il pregio dell’anno scolastico in corso”.