GDF SEQUESTRA PARTE DEL DE NINO-MORANDI. SETTE INDAGATI
Aggiornamenti SULMONA – Sigilli della Guardia di Finanza apposti questa mattina a una parte dell’edificio, che ospita gli istituti scolastici superiori De Nino – Morandi’ di Sulmona, oggetto di lavori di messa in sicurezza dichiarati “urgenti” e “necessari” dopo il sisma del 6 aprile 2009. Nell’altra ala della scuola, quella che si affaccia su via Micarelli, le lezioni oggi sono proseguite e mai interrotte per gli studenti, dato che quella parte dell’istituto non è interessata dal sequestro, come hanno precisato gli insegnanti e i finanzieri. Intanto il preside Massimo Di Paolo chiede la chiusura della scuola perchè poco sicura puntando a far traslocare gli studenti nell’edificio di Pratola. Proprio pochi minuti fa la Provincia ha firmato ordinanza di chiusura. (clicca)
Dalle indagini, condotte dai finanzieri dell’Aquila, in collaborazione con la tenenza di Sulmona, su delega della Procura dell’Aquila, si sarebbe accertato che le opere di messa in sicurezza e adeguamento sismico dopo il sisma del 2009 sarebbero state eseguite solo in parte e/o in maniera difforme dai progetti. Con l’accusa di falso e truffa ai danni dello Stato sono indagate sette persone. Si tratta di Valter Specchio, già direttore generale dell’Ente provinciale, Emidio Pacella, responsabile unico del procedimento dell’appalto dei lavori oggetto d’inchiesta, Domenico Palumbo, assessore ai Lavori pubblici, poi Antonio De Lellis, Simplicio Torrelli, Valentina Di Cosimo e Domenico Cifani.
Le lavorazioni, eseguite sui corpi di fabbrica 1 e 3 del plesso scolastico avrebbero determinato pregiudizi statici alle strutture, tali da rendere addirittura non collaudabili evidenziando – indicano i periti – “come in realta’ l’intera struttura non risulti allo stato attuale sismicamente idonea e quindi non possa ospitare in piena sicurezza gli studenti.
Il provvedimento eseguito dalle Fiamme Gialle e’ stato emesso dal gip presso il Tribunale dell’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, su richiesta del procuratore della Repubblica Fausto Cardella e dei pm Stefano Gallo e Roberta D’Avolio. I lavori eano stati affidati dalla Provincia all’Ati Fin S.r.l. – Cosman S.r.l. di Roma. Il provvedimento odierno scaturisce dagli sviluppi delle indagini che rivelarono illegittimita’, poste in essere nelle procedure di affidamento degli appalti assegnati dall’Amministrazione provinciale dell’Aquila, per la messa in sicurezza post sisma di istituti scolastici superiori, di Avezzano e Sulmona e che avevano determinato, a dicembre 2012, alcuni provvedimenti restrittivi della liberta’ personale.
Ad intrecciarsi con questo caso un’altra vicenda, nota alla cronaca, quella di Massimo Tomeo, imprenditore vastese che, piu’ volte, lo scorso anno aveva compiuto gesti eclatanti di protesta, fino a barricarsi nell’ufficio del presidente della Provincia dell’Aquila per protestare per i mancati pagamenti da parte dell’Ati Fin – Cosman di prestazioni eseguite dalla sua impresa, la Mcr Srl, subappaltatrice nei lavori di messa in sicurezza del plesso De Nino – Morandi. Attraverso le denunce presentate da Tomeo, a gennaio 2014 la Guardia di finanza dell’ Aquila aveva eseguito il sequestro per equivalente di 250mila euro nei confronti della societa’ Fin (Fubelli Infrastrutture) Srl, capogruppo dell’Ati aggiudicataria dell’appalto per la messa in sicurezza della scuola.
La Provincia si costituirà parte civile (clicca)
Nel novembre 2013 l’annuncio dei lavori (clicca)
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