METANODOTTO, COMITATI “NIENTE ILLUSIONI. LA POLITICA AGISCA SUBITO”

<Non ci facciamo illusioni e non vogliamo che se ne facciano i nostri concittadini : con la Conferenza di Servizi di ieri la Snam è ormai vicinissima ad ottenere l’autorizzazione per la costruzione della centrale di compressione a Case Pente. La politica e le Istituzioni agiscano immediatamente: è l’ultima occasione che hanno per sbarrare la strada al devastante progetto della Snam>. E’ il commento dei comitati ambientalisti sulmonesi, all’indomani del tavolo a Roma (clicca). <Se vivessimo davvero in un paese democratico la conclusione dovrebbe essere una sola : il Governo dovrebbe prendere atto del “no” di tutte le Istituzioni elette dai cittadini – Camera dei Deputati, Regione, Provincia, Comune, Comunità Montana –  e respingere la richiesta della Snam. Ma la realtà è ben diversa> spiegano i comitati <il Governo nazionale, attraverso il decreto “sblocca Italia” e la riforma del titolo V° della Costituzione, intende togliere ogni potere decisionale alle Regioni in materia energetica e il Ministero dello Sviluppo Economico, alterando le procedure e venendo meno al suo ruolo di garanzia e neutralità, ha già messo in atto, interpretando appieno il volere del Governo nazionale, sia il decreto prossimo alla conversione che l’annunciata riforma costituzionale. Schierandosi inequivocabilmente dalla parte della Snam, dimostra come gli interessi dei poteri forti e delle multinazionali siano considerati prevalenti rispetto alla volontà dei cittadini e degli atti deliberativi espressi dai loro rappresentanti istituzionali. E’ evidente a questo punto che siamo di fronte ad un vero e proprio conflitto istituzionale tra il governo nazionale e tutti gli altri Organi elettivi.La questione è, quindi, essenzialmente politica e solo a quel livello può essere risolta se davvero c’è la volontà di farlo: ogni decisione è nelle mani del principale partito, il PD, che governa sia a Roma che in Abruzzo. Il Presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, ha dichiarato a Sulmona il 22 settembre scorso, che “La Regione non intende essere il cameriere dello Stato”: bene, che si passi dalle parole ai fatti. Dica al Presidente del Consiglio Renzi (che peraltro dovrebbe essere in Abruzzo il 15 ottobre) che la Regione non è disponibile ad accettare nessuna imposizione dall’alto e che intende far valere fino in fondo i diritti e i poteri che la vigente normativa le riconosce. Avendo la Regione negato l’intesa, qualsiasi forzatura sarebbe inaccettabile, antidemocratica ed incostituzionale essendo, a tutt’oggi, l’energia materia concorrente tra Stato e Regione.Il Presidente della Regione Luciano D’Alfonso metta in atto  nei confronti del governo nazionale ogni iniziativa possibile affinché si riapra subito un confronto istituzionale che abbia però alla base i seguenti punti irrinunciabili :si sospenda ogni decisione della Conferenza di Servizi;al pari di quando sta avvenendo con la Regione Puglia, per la vicenda dell’approdo del metanodotto TAP, si stabiliscano 6 mesi di tempo per studiare una soluzione alternativa sia al metanodotto “Rete Adriatica” che alla centrale di compressione; si istituisca a questo scopo un tavolo nazionale di confronto, con la partecipazione delle Regioni e di tutti i soggetti coinvolti, che abbia come presupposto la volontà di  procedere ad una valutazione seria ed approfondita –  attraverso lo studio dei vari impatti –  delle alternative all’attuale progetto della Snam  e non di chiusura e di presa in giro come fino ad ora dimostrato.>