METANODOTTO, LA DECISIONE TRA TRENTA GIORNI
Trenta giorni. Aggiornamento all’8 Novembre prossimo per la Conferenza di servizi sulla realizzazione della centrale gas della Snam a Sulmona. E’ quanto ha deciso il Responsabile del procedimento del ministero dello Sviluppo economico al termine di 3 ore di discussione “serrata e tesa”. La Conferenza di servizi ha dunque deciso di “prendersi” 30 giorni per avviare le interlocuzioni necessarie, politiche e amministrative, per vedere se le posizioni degli enti locali e della Regione Abruzzo possano trovare punti di contatto e coincidenza con quelle dei Ministeri interessati al procedimento e la Snam che sul territorio abruzzese vuole realizzare una centrale di compressione del gas a Sulmona e un metanodotto da Sulmona lungo la dorsale appenninica. “Si tratta di un risultato importante – ha detto l’assessore all’Ambiente Mario Mazzocca presente per la Regione alla Conferenza – ottenuto faticosamente dopo un’estenuante discussione. Se oggi siamo qui a dichiarare positivo un rinvio di 30 giorni significa che come Regione alla vigilia avevamo percepito la sensazione che tutto faceva presupporre di voler chiudere la partita amministrativa. Il rinvio di 30 giorni apre invece spiragli politici importanti sui quali la Giunta regionale e’ pronta a dire la sua. Il presidente D’Alfonso e il vicepresidente Lolli nei prossimi giorni avvieranno le interlocuzioni politiche con il governo per studiare ipotesi alternative”.
In apertura la Conferenza di servizi aveva deciso di non votare su una pregiudiziale presentata dalla Regione Abruzzo e recepita ieri dalla Giunta regionale, ma il successivo confronto, in ragione anche della ribadita posizione di contrarieta’ della Regione Abruzzo, ha convinto il Ministero ad aggiornare la seduta della Conferenza di 30 giorni che dunque si terra’ il prossimo 8 novembre. “Al termine della Conferenza di servizi dell’8 novembre – spiega l’assessore Mazzocca – ci troveremo di fronte a due alternative: il rinvio dell’intero procedimento amministrativo al Consiglio dei ministri che per superare la mancata intesa in Conferenza oppure si esce da quella Conferenza con una soluzione alternativa”.