RIFIUTI, VERSO L’AFFIDAMENTO AL COGESA. DOMANI COMMISSIONE CONGIUNTA

SULMONA – L’affidamento in house dei servizi rifiuti al Cogesa da parte del Comune sarà argomento principe della Commissione congiunta domani a palazzo San Francesco, prima che l’ordine del giorno, per discuterne l’approvazione, approdi in aula consiliare nella seduta del prossimo 30 settembre. Lancia un appello alla minoranza di palazzo San Francesco l’assessore comunale al ramo Stefano Goti, il quale, questa mattina, a margine della conferenza stampa per annunciare la manifestazione “Puliamo Il Mondo 2014”, ha tenuto a spiegare che l’affidamento in house, rispetto a una gara d’appalto,<permette maggiore controllo sia tecnico che economico, potendo verificare il percorso dei rifuti, la discarica>. Con l’affidamento, a sentire Goti, il Comune sarebbe corresponsabile delle azioni del Cogesa. <Abbiamo lavorato tanto da quando ho ricevuto questa delega dal dicembre 2013> dice Goti <perchè l’esternalizzazione riguarda anche una questione legale. Abbiamo superato tutti gli ostacoli, in collaborazione con gli uffici, ci siamo riuniti più volte, valutando e studiando tutto arrivando alla decisione finale che mette d’accordo la maggioranza. La scorsa settimana la Giunta ha approvato la delibera. Siamo convinti che l’affidamento in house al Cogesa sia una scelta che andava presa dieci anni fa>. Non tralascia l’assessore quella che è una delle questioni primarie in città: il degrado che tiene in ostaggio centro storico e periferia. Gli scarsi finanziamenti sembrano essere alla base della questione, secondo l’assessore, che precisa la diminuzione degli oneri di urbanizzazione al 70% <dai 600 mila del 2005 ai 200 di oggi>. Troppo pochi per coprire tutti gli interventi. <Ed ecco che si determina il degrado. Resta quindi questo problema a cui metteremo mano dal 1 ottobre, dal giorno successivo all’approvazione in Consiglio comunale> sostiene Goti, che lancia l’appello all’opposizione <affinchè il 30 settembre riusciamo a chiudere la questione che dura da anni e sarà un fiore all’occhiello non dell’amministrazione, ma del Consiglio comunale>.