ORSO UCCISO, REALACCI ” ATTENTARE ALLA FAUNA DEI PARCHI E’ GRAVISSIMO”

 

“Per l’orso ritrovato ucciso a Pettorano sul Gizio, grazie al lavoro tempestivo di tutte le istituzioni competenti, c’e’ un indagato e mi auguro che si possano accertare al piu’ presto le effettive responsabilita’. Quello di Pettorano purtroppo e’ l’ennesimo caso di uccisione di un bellissimo esemplare di orso bruno marsicano che interessa l’Abruzzo, dove negli ultimi mesi e’ stata compiuta una vera e propria strage di orsi. Oltre alla necessita’ di fare piena luce e’ dunque necessario mettere in campo azioni per prevenire il ripetersi di tali gravi atti di bracconaggio in futuro”, lo dichiara Ermete Realacci, presidente Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, che ha presentato un’interrogazione parlamentare ai ministri dell’Ambiente e delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali sul caso dell’orso ritrovato ucciso nel comune di Pettorano sul Gizio, in una zona tra la Riserva Naturale del Monte Genzana e il Parco Nazionale della Majella.

Attentare alla fauna dei nostri parchi e’ un atto gravissimo – prosegue Realacci -, reso in questo caso ancor piu’ odioso dal fatto che l’episodio sia avvenuto a danno una specie protetta che rappresenta un simbolo per gli stessi parchi italiani. Per questo ho chiesto ai ministri interrogati se non ritengano opportuno attivare un coordinamento operativo-investigativo tra i Parchi e le Riserve Naturali abruzzesi, il Cta del Corpo Forestale dello Stato e il Noe del ministero dell’Ambiente al fine di coadiuvare le indagini e trovare al piu’ presto i responsabili di tali atti criminali, quali azioni intendano mettere in campo per far si’ che episodi simili non si verifichino in futuro. Ai ministri ho infine chiesto se intendano, di concerto con la conferenza Stato-Regioni, individuare capitoli di bilancio adeguati per rifinanziare il fondo di risarcimento per i danni da fauna selvatica, fondo la cui riduzione in epoca di crisi rende spesso invisa la convivenza tra specie protette e popolazioni limitrofe”.