CARCERE. UIL, GRATTIERI CI DA’ RAGIONE: VIDEOCONFERENZA PER TUTTI I PROCESSI
Di diverso vi è soltanto la stima dei milioni che si risparmierebbero qualora tutti i processi venissero svolti in video conferenza: 70 milioni in luogo dei 60 milioni da noi preventivati. E’ quanto sottolinea la Uil penitenziari Abruzzo apprezzando l’intervento del procuratore Nicola Gratteri , attuale presidente della commissione per l’elaborazione di proposte normative in tema di lotta alla criminalità organizzata, il quale si è così espresso nel momento in cui è stato chiamato a dare un contributo sul tema : <videoconferenza per tutti i soggetti detenuti, a qualsiasi titolo. Se un detenuto è a Tolmezzo e il processo è in Calabria ci vogliono 5 uomini di scorta, 6 biglietti aerei da Verona o da Venezia fino a Reggio Calabria e in più la scorta col furgone da Tolmezzo a Verona. Bisogna dare la possibilità anche all’avvocato di poter stare in udienza dal suo studio in videoconferenza. Così facendo noi risparmiamo 70 milioni di euro>. Secondo il sindacalista Mauro Nardella, vicesegretario regionale della Uil penitenziari, effettuare videoconferenze significherebbe per il mondo penitenziario abruzzese fare <un minor numero di traduzioni con conseguenti minori rischi derivanti dall’utilizzo di mezzi obsoleti ed alquanto pericolosi e soprattutto maggiori risparmi che potrebbero essere utilizzati per favorire lo sblocco dei contratti ed un conseguente miglioramento delle condizioni economiche dei poliziotti. Se così si facesse, infatti, i poliziotti non sarebbero costretti ad effettuare a volte fino a 20 ore consecutive di lavoro per poter racimolare qualche euro in più rispetto ai 1300 euro rappresentanti il loro stipendio normale rischiando, così come già accaduto per i 5 colleghi vittime dell’incidente di Melfi, di rimetterci la vita. Oltre ad avere qualche soldo in più inoltre i colleghi operanti all’interno del contesto penitenziario disporrebbero positivamente della loro presenza in carcere per cui più sopportabile diverrebbe il carico di lavoro al quale attualmente sono costretti a sottostare. Per effettuare una traduzione infatti si ha bisogno di una scorta formata almeno da 4 persone. Per una videoconferenza ne basterebbe una. Il nostro auspicio quindi> conclude Nardella <è che le parole di Gratteri non cadano nel vuoto ma che trovino un seguito nella politica dei nostri governanti>